OraFinanza - Wall Street senza direzione univoca ad inizio di questa settimana che sarà caratterizzata dalla pausa natalizia mentre i dati sull’inflazione diffusi venerdì aveva attenuato le preoccupazioni sulla resistenza dell’inflazione e riacceso le aspettative per i tagli dei tassi della Federal Reserve.
A questo si è aggiunto il sollievo per l’evitato shutdown del governo statunitense dopo che sabato scorso era stato approvata una legge sul bilancio USA solo pochi minuti dopo la scadenza dei finanziamenti che avrebbe portato all’interruzione dei servizi pubblici.
Alla Borsa di New York scambiano in verde i future sul Nasdaq (+0,40%), mentre i contratti sullo S&P500 restano piatti e segnano rosso quelli sul Dow Jones.
Il dollaro si rinforza nei confronti dell’euro, con il cross EUR/USD scende a 1,0394, crescita che potrebbe proseguire secondo alcuni analisti. "Abbiamo corretto il nostro percorso per l'euro/dollaro verso il basso per il prossimo anno, mentre i rischi puntano verso un biglietto verde ancora più forte, dato che la maggior parte dei temi dell'agenda di Trump - tra cui la riduzione delle tasse e della regolamentazione, la guerra commerciale, le deportazioni di massa e un atteggiamento controverso rispetto alle tensioni geopolitiche - hanno il potenziale per aumentare il dollaro", spiega Jan von Gerich, stratega di Nordea.
Tra gli altri asset, il Bitcoin segna ancora rosso e scambia intorno i 96 mila dollari, così come l’oro (-0,60), quotato a 2.628 dollari (future) e 2.614 dollari l’oncia (prezzo spot). In calo anche i prezzi del petrolio (-0,50%): Brent a 72,20 dollari e greggio WTI a 69 dollari al barile.
La solida corsa di Wall Street seguita alle elezioni presidenziali di novembre era rallentata dopo i due tagli da 25 punti base per il 2025 previsti dalla Fed, meno rispetto alla sua previsione di settembre di quattro riduzioni, e l’aumento delle prospettive di inflazione annuale fatto dall’istituto centrale, segnale che la più grande economia del mondo era in buona salute. Ora i mercati monetari prevedono circa due riduzioni di 25 punti base nel 2025, il che porterebbe il tasso di riferimento a un intervallo dal 3,75% al 4,0%, da un intervallo di circa 3,50-3,75% di due settimane fa.
"La riunione della Fed della scorsa settimana ha rafforzato la nostra visione di base secondo cui una pausa alla riunione di gennaio potrebbe trasformarsi in un stop prolungato nel 2025", scrivono gli economisti di Deutsche Bank (ETR:DBKGn).
Nonostante le nuove previsioni, il report sull’inflazione più debole del previsto diffuso venerdì aveva attenuato alcune preoccupazioni sui tagli dei tassi di interesse l'anno prossimo, aiutando i tre principali indici azionari statunitensi a riprendersi, i quali hanno chiuso la settimana scorsa in positivo.
Il sentiment generale rimane cauto mentre gli investitori si preparano alla prospettiva di tariffe globali radicali imposte dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e mentre la Cina continua a vedere una debole ripresa economica.
"Ci sono ancora speranze che i mercati azionari statunitensi concludano il 2024 con un tono positivo", ha scritto in una nota Dana Malas, stratega di SEB. "Dopo due settimane esplosive di banche centrali e notizie, per usare un eufemismo, è tempo che il mercato ricarichi le batterie e aggiorni i modelli di previsione per il mondo che inizia il 20 gennaio con Trump alla Casa Bianca", ha concluso l’esperta.
Eli Lilly (+2%): la Food and Drug Administration statunitense ha approvato venerdì scorso il trattamento dell’azienda chiamato Zepbound per l'apnea notturna da moderata a grave, rendendolo il primo farmaco approvato dalla FDA per il trattamento del comune disturbo del sonno.
Qualcomm (+2%): una giuria ha stabilito che i processori centrali della società sono stati correttamente concessi in licenza nell'ambito di un accordo con Arm.
Rumble (+45%): ha concluso un accordo con Tether per ricevere un investimento strategico di 775 milioni di dollari.
Lexicon Pharmaceuticals (-11%): venerdì la FDA statunitense ha rifiutato di approvare il farmaco aggiuntivo della società per il diabete di tipo 1 e la malattia renale cronica.
Microsoft (NASDAQ:MSFT)
Loop Capital: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 500 a 550.
Alphabet (NASDAQ:GOOGL)
JP Morgan (NYSE:JPM): ‘buy’ e. prezzo obiettivo aumentato da 212 a 232 dollari.
Meta
Citigroup: ‘buy’ e target price incrementato da 705 a 753 dollari.
Blackstone
Piper Sandler: ‘neutral’ e prezzo obiettivo aumentato da 168 a 179.
Nike (NYSE:NKE)
Bernstein: ‘buy’ e target price ridotto da 109 a 102 dollari.
FedEx
Evercore ISI: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 316 a 319.