Gli strategist di Bank of America (NYSE:BAC) hanno alzato il target di prezzo di fine anno di S&P 500 a 4.300 punti dai precedenti 4.000 per riflettere i modelli di target aggiornati.
Lo scenario ribassista di BofA prevede ora che l’S&P 500 non scenda al di sotto dei 3.900, mentre quello rialzista prevede il raggiungimento dei 4.600. I nuovi obiettivi si basano su un quadro di riferimento che comprende: 1) fair value, 2) sentiment/posizionamento, 3) impatto delle banche centrali, 4) valutazione a lungo termine e 5) momentum dei prezzi.
“La facile crescita degli utili dovuta a finanziamenti a basso costo, buyback, globalizzazione e taglio dei costi potrebbe essere ormai alle spalle, ma i guadagni di efficienza potrebbero migliorare la qualità degli utili e compensare il rischio di margine derivante dalla delocalizzazione”, hanno dichiarato gli strategist in una nota per i clienti.
Gli strategist hanno inoltre esortato i clienti di BofA a investire con l’S&P 500 equal-weighted anziché con l’S&P 500 cap-weighted, poiché le proiezioni della banca sono superiori a quelle dell’indice a ponderazione cap.
“Riteniamo che gli investitori debbano ignorare il multiplo istantaneo che questo obiettivo implica: un multiplo di 21x su un utile per azione del 2023 di 200 dollari (che si attesta a 210 dollari dopo la battuta del primo trimestre). 21x è elevato, ma i multipli al ribasso sono stati più alti (23x per COVID, 28x per GFC) e i multipli istantanei non sono particolarmente predittivi”, hanno aggiunto.
Lo scenario rialzista si basa sul Sell Side Indicator (SSI) di BofA, che segnala un rendimento del 16% nei prossimi 12 mesi.
“L’indice SSI è sceso di 7 punti percentuali dal picco del 2021 al 52,7%, a soli 1,3 punti percentuali dal segnale di acquisto. Questo livello implica un rendimento dei prezzi del +16% nei prossimi 12 mesi. Storicamente, quando l’SSI si è attestato sui livelli attuali o inferiori, i rendimenti a 12 mesi dell’S&P 500 sono stati positivi nel 94% dei casi”, concludono gli strategist.