Di Senad Karaahmetovic
Secondo gli strategist di Stifel, nei prossimi 6 mesi l’indice S&P 500 potrebbe schizzare del 15% rispetto ai livelli attuali.
Gli esperti scrivono in una nota ai clienti: “Il picco di aggressività della Fed e il calo delle aspettative sull’inflazione alimenteranno probabilmente un rally dei titoli statunitensi”. Non si aspettano di vedere nuovi segnali da parte della Fed su un ulteriore inasprimento oltre a quanto già suggerito.
Si sostiene, inoltre, che l’inflazione non può scendere, né l’S&P 500 “può salire in modo significativo senza che il mercato azionario superi anche l’indice delle materie prime”. I compensi, che sono “critici”, sono in rialzo.
“La nostra opinione è che nei prossimi 6 mesi l’inflazione si raffredderà e la recessione sarà ritardata (fino a circa il 3Q2023E), portando l’S&P 500 a 4.300 e favorendo determinati ciclici”, hanno aggiunto.
Sul lungo termine, gli esperti vedono l’S&P 500 invariato per il periodo 2021-2031, caratterizzato da una performance superiore dei value.
“L’indizio per questo scenario sarà se le materie prime si troveranno in un bull market secolare, con massimi e minimi più alti (comprare sul calo) per 10 anni, l’unica caratteristica universalmente comune dei bear market secolari dell’S&P 500”, concludono.