OraFinanza - Ancora profondo rosso per STMicroelectronics (EPA:STMPA), in fondo al FTSE MIB seconda solo a Telecom Italia (BIT:TLIT), sulla scia del crollo di Micron Tech a Wall Street.
Se il produttore statunitense di memorie cede il 15% in apertura di seduta alla Borsa statunitense, le azioni della società italo-francese perdono il 5%, scendendo ad un minimo di 23,605 euro, tornando così ai minimi da fine novembre.
Micron Tech, tra le principali aziende nel mercato delle memorie Dram utilizzante nei computer, nei server, negli smartphone nei dischi rigidi, ha fornito indicazioni deludenti sull’andamento del business tradizionale, comunicando che le sue nuove attività legate all’Intelligenza Artificiale stanno andando bene ma non abbastanza da mettere in secondo piano il rallentamento delle vendite dei dispositivi per l’elettronica di consumo.
L’azienda ha avvisato che "iconsumatori non stanno aggiornando i loro personal computer con la rapidità prevista”, mentre, "le vendite al mercato automobilistico hanno disatteso le aspettative a causa di una minore produzione e di uno spostamento verso modelli di fascia economica, che ha indotto le case automobilistiche a ridurre le scorte".
La società statunitense ha realizzato un utile per azione rettificato di 1,79 dollari nel primo trimestre dell’esercizio fiscale, superiore a 1,76 dollari previsto dagli analisti interpellati da FactSet. Il trimestre attuale dovrebbe concludersi con vendite di circa 7,9 miliardi, 1 miliardo al di sotto della stima del consensus.
"Sebbene i mercati orientati al consumatore siano più deboli nel breve termine, ci aspettiamo un ritorno alla crescita nella seconda metà del nostro anno fiscale", ha dichiarato il CEO Sanjay Mehrotra, che aggiunge: "Continuiamo a guadagnare quote nei segmenti di mercato con il margine più alto e strategicamente importanti e siamo eccezionalmente ben posizionati per sfruttare la crescita guidata dall'IA per creare un valore sostanziale per tutti gli stakeholder.”
Durante la call con gli gli investitori, Mehrotra ha dichiarato di aspettarsi che il mercato complessivo dell'HBM nel 2025 superi i 30 miliardi di dollari, rispetto alla previsione di oltre 25 miliardi fornita a settembre. Micron si aspetta anche di generare "più miliardi" di entrate memorie ad alta larghezza di banda (HBM) nell'anno fiscale 2025.
"Seppure ci siano elementi specifici dell'azienda, riteniamo la notizia negativa per le società dei semiconduttori esposte al mercato consumer", commentano gli analisti di Banca Akros.
In particolare, l’attenzione degli analisti si concentra su STM: “Sebbene abbia un'esposizione residua al mercato delle memorie, i messaggi di Micron offrono una lettura trasversale negativa in quanto riguardano le tendenze del mercato finale piuttosto che le dinamiche specifiche all'interno del mercato delle memorie”, spiegano da WebSim Intermonte che su STM mantengono un giudizio ‘neutrale’, con target price di 26 euro.