OraFinanza - Giornata negativa per STMicroelectronics (EPA:STMPA) a Piazza Affari, dove cede oltre il 2,50% dopo due ore di contrattazioni, scendendo sotto quota 23 euro per azione, in un contesto comunque negativo per il FTSE MIB, in calo del 2%.
Le azioni della società italo-francese produttrice di componenti elettronici a semiconduttore stanno perdendo il 49% da inizio anno rispetto ai 44,57 euro di inizio gennaio, la peggiore tra le blu chip del principale indice di Milano.
Intanto, gli analisti di Equita Sim mantengono un rating ‘hold’ sul titolo, con un target price di 28 euro.
Domani si svolgerà il Capital Market Day della società e da Equita anticipano le loro attese sui principali temi di approfondimento. In particolare, secondo gli esperti bisognerà essere attenti agli “aggiornamenti sulle tendenze di alcuni mercati rilevanti per STMicroelectronics, in particolare automotive, elettronica personale e industriale”. Inoltre, si aspettano “un approfondimento specifico sulle tendenze di mercato dell'elettrificazione nel settore automobilistico e sulla strategia di crescita di STM in questo segmento”.
A questo aggiungono di prevedere “indicazioni aggiornate sulla domanda di carburo di silicio (SiC), che nell'ultima conference call è stata indicata a 1,15-1,20 miliardi di dollari per il 2024, non specificata per il 2025 e confermata a 5 miliardi per il 2030, con approfondimenti sulla crescita legata a nuovi mercati (es. data center)”.
Infine, dalla sim si attendono anche “maggiori dettagli sui potenziali design wins nel segmento dell'elettronica personale che potrebbero portare a crescite superiori a quelle del mercato di riferimento”.
Attualmente, il consensus prevede per STM un calo dei ricavi del 3% nel 2025 a 12,9 miliardi, con una leggera diminuzione dei ricavi nel settore automotive nel 2025 (-2%) seguita da un rimbalzo nel 2026 (+14%), un calo nell'elettronica personale nel 2025 (-6%) seguito da un rimbalzo nel 2026 (+10%), e una stabilizzazione nel mercato industriale (-2% nel 2025) seguita da un rimbalzo nel 2026 (+15%).
“Rispetto a queste tendenze, per il 2025 siamo un po' più cauti sull'automotive (-5%), abbastanza allineati sull'industriale (+1%), mentre più ottimisti sull'elettronica personale (+10%)”, spiegano da Equita, ritenendo “non sicuro che emergeranno guidance quantitative sul 2025 dal Capital Markets Day, ma segnali di fiducia o prudenza su queste tendenze per il 2025 saranno, a nostro avviso, gli elementi più sensibili per il mercato nel breve termine”.
A livello di margine lordo, il consensus prevede un 39% per il 2025, mentre Equita si attende il 38%, e un margine operativo dell'11% (Equita 11,4%), con un EPS in calo del 12% anno su anno a 1,44 (Equita 1,50).
Dal punto di vista più quantitativo, Equita Sim si aspetta “un aggiornamento del target model, che attualmente prevede l'ambizione di raggiungere oltre 20 miliardi di dollari di vendite con un margine operativo superiore al 30%”, oltre ad “un aggiornamento sull'allocazione del capitale, con indicazioni aggiornate sui piani di investimento (ipotizziamo una crescita rispetto ai livelli del 2024 a 3-3,3 miliardi, che potrebbe essere eccessiva vista la minore domanda di mercato)”.
Infine, la sim si attende “indicazioni sul piano di efficientamento preannunciato al mercato (risparmi nell'ordine di centinaia di milioni), con dettagli sui relativi costi (da noi non ancora inclusi) e tempistiche (ipotizziamo i primi 100 milioni di beneficio nel 2025), e indicazioni sulle inefficienze attese dal ramp-up dei nuovi impianti”.