Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei segnano un ribasso questo giovedì, ritracciando dopo i forti rialzi di ieri, con gli investitori preoccupati per il ritmo della ripresa economica nella regione, e non d’aiuto la decisione del governo statunitense di lasciare invariati i dazi su Airbus e su una serie di altri prodotti europei.
Alle 3:55 ET (07:55 GMT), l’indice DAX in Germania scende dello 0,2%, il francese CAC 40 va giù dello 0,1% e l’indice britannico FTSE segna -1%.
I dati sui prezzi al consumo in Germania, pubblicati questa mattina, hanno confermato le pressioni disinflazionistiche nella più grande economia europea, in contrasto con la notizia di un aumento dell’inflazione negli USA, segnale di ripresa economica.
Intanto, in Francia il tasso di disoccupazione è sceso al 7,1% nel secondo trimestre, dal 7,8% del trimestre precedente, molto meglio rispetto all’impennata all’8,3% che era stata prevista. Tuttavia, ciò è stato perlopiù dovuto al fatto che molti disoccupati vengono conteggiati come se stessero cercando attivamente lavoro, cosa che è stata impossibile per la maggior parte del trimestre. I dati hanno rivelato inoltre un brusco calo dell’occupazione.
Sfortunatamente, intanto, non ci sono segni di progressi nello stallo delle trattative sul prossimo pacchetto di stimoli USA.
Tra le notizie sulle compagnie, il titolo di Thyssenkrupp (DE:TKAG) è crollato dell’11% dopo aver reso noto che le perdite operative della sua divisione di acciaierie, in difficoltà, potrebbero segnare il miliardo di euro quest’anno.
TUI, la più grande compagnia turistica al mondo, registra un tonfo dell’1,5% dopo aver riportato 1,1 miliardi di euro (1,30 miliardi di dollari) di perdite nel terzo trimestre per via della pandemia. La compagnia dovrebbe ricevere un altro prestito governativo di oltre un miliardo di euro per restare a galla.
Il titolo di Airbus (PA:AIR) crolla dell’1,3% dopo che il governo statunitense ha reso noto che manterrà i dazi del 15% sui suoi aerei, nonché i dazi del 25% su altri prodotti europei, malgrado l’Unione Europea sia intervenuta per risolvere l’annosa disputa sui sussidi ai produttori di aerei.
I prezzi del greggio scendono questo giovedì, in consolidamento dopo i guadagni della seduta precedente sulla scia dei dati governativi USA da cui è emerso un calo delle scorte, notizia che ha alimentato le aspettative che la domanda di carburante si stia riprendendo malgrado la pandemia di coronavirus.
I future del greggio USA scendono dello 0,2% a 42,59 dollari al barile, mentre il Brent, il riferimento internazionale, segna -0,2% a 45,34 dollari.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,5% a 1.939,50 dollari l’oncia, attestandosi ad un range inferiore dopo aver segnato massimi storici sopra i 2.000 dollari. Il cambio EUR/USD sale dello 0,4% a 1,1825.