Investing.com – Tim (BIT:TLIT) ha approvato i risultati del primo trimestre 2024 confermando tutte le guidance fornite al mercato per l’anno in corso.
Tra gennaio e marzo i ricavi totali della società di telecomunicazioni ammontano a 3,9 miliardi di euro, in crescita dell’1,2% anno su anno (-1,3% nel domestico a 2,8 miliardi di euro, +8,1% in Brasile a 1,1 miliardi di euro).
I ricavi da servizi ammontano a 3,7 miliardi di euro, con il significativo contributo del Brasile (+8,1% a 1,1 miliardi di euro) e del mercato domestico, che ha registrato il secondo trimestre consecutivo in crescita (+1,3% a 2,6 miliardi di euro);
In crescita per il sesto trimestre consecutivo l’ebitda, pari a 1,5 miliardi di euro (+1,6% anno su anno). “La dinamica al 31 marzo è influenzata dalla flessione del mercato domestico (-3,4% rispetto al primo trimestre 2023 che beneficiava per 60 milioni dell’accordo commerciale con Open Fiber nelle aree bianche) e dalla buona performance del Brasile (+11,8%)”, sottolinea Tim in una nota.
In crescita per il quinto trimestre consecutivo l’ebitda after lease, che si è attestato a 1,2 miliardi di euro (+3,0% anno su anno a livello di Gruppo; -4,6% il mercato domestico, +22,7% il Brasile).
Nel periodo si registra una perdita di 400 milioni di euro, contro i -689 milioni di euro del primo trimestre 2023, scontando anche l'effetto negativo di oneri netti non ricorrenti per 93 milioni di euro.
Il titolo ha aperto in neto calo sul Ftse Mib oggi, cedendo il 5,71% alle 9.20.
Il debito è arrivato a 21,4 miliardi
L’indebitamento finanziario netto rettificato after lease del gruppo in continuità al 31 marzo 2024 ammonta a 21,4 miliardi di euro, in aumento di 1 miliardo di euro rispetto al 31 dicembre 2023. Il gruppo precisa che “sull’indebitamento hanno influito una serie di effetti non ricorrenti, fra cui in particolare quelli conseguenti al decreto di sequestro preventivo del GIP presso il Tribunale di Milano emesso lo scorso 28 febbraio per un importo di 249 milioni di euro, di cui è stata disposta la restituzione alla Società lo scorso 24 aprile, successivamente alla chiusura del primo trimestre”.
Al netto dei citati effetti non ricorrenti, si legge ancora nel comunicato, “l’andamento dell’indebitamento del gruppo, che risente di maggiori fabbisogni finanziari e operativi, del pagamento dei dividendi da parte di TIM Brasil e di alcune dinamiche stagionali, è in linea con la guidance per il 2024”.
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