MILANO (Reuters) -L'Italia ha registrato un deficit commerciale con il resto del mondo di 84 milioni di euro a marzo, rispetto a un avanzo di 5,190 miliardi di euro nello stesso mese del 2021.
E' quanto fa sapere oggi Istat sottolineando che le vendite verso la Russia diminuiscono del 50,9% mentre, su base annua, Stati uniti, Germania, Francia e Svizzera forniscono i contributi maggiori all'incremento dell'export nazionale.
Analizzando il dato di marzo, Istat osserva che il deficit energetico (-8.065 milioni) "è molto più ampio rispetto a un anno prima (-2.794 milioni) ma l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici, pari a 7.981 milioni, è elevato e sul livello di marzo 2021 (7.984 milioni)".
Le esportazioni sono aumentate del 22,9% su base annua, le importazioni del 38,8%.
"A marzo 2022 l'export si conferma in aumento su base mensile sostenuto dal commercio sia con i paesi Ue sia extra Ue. Nel primo trimestre dell'anno la dinamica congiunturale delle esportazioni accelera (+7,7%, da +3,1% dell'ultimo trimestre 2021)", segnala in una nota l'Istituto di statistica.
La crescita dell'export, su base annua, interessa tutti i settori e i principali paesi partner, a esclusione di Russia e paesi Asean, osserva Istat aggiungendo che gli acquisti di gas naturale e di petrolio contribuiscono per 11,4 punti percentuali al forte incremento tendenziale dell'import italiano.
Con i Paesi dell'Unione Europea, l'Italia ha segnato un avanzo commerciale di 420 milioni di euro nel mese osservato, contro un avanzo di 384 milioni di euro a marzo 2021.
Le esportazioni verso i Paesi Ue sono cresciute del 23,5% su base annua, mentre l'import ha realizzato un incremento di 23,7%.
(Sara Rossi, editing Francesca Piscioneri, Sabina Suzzi)