UBS: La domanda di iPhone rimane bassa perché l'interesse per l'intelligenza artificiale rimane basso

Pubblicato 10.06.2024, 16:12
Aggiornato 10.06.2024, 16:15
© Reuters.
AAPL
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La domanda di iPhone di Apple (NASDAQ:AAPL) non è più forte come prima, poiché l'entusiasmo per la tecnologia AI non sembra essere elevato, secondo gli analisti finanziari di UBS in un rapporto pubblicato domenica.

Sulla base di un recente sondaggio condotto su oltre 7.500 utenti di smartphone negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Cina, in Germania e in Giappone, volto a misurare la domanda di smartphone, UBS ha riferito che l'intenzione di acquistare un iPhone a livello globale entro i prossimi 12 mesi è scesa di 3 punti percentuali negli Stati Uniti rispetto allo scorso anno, attestandosi ora al 18%. In Cina, l'intenzione di acquisto è salita leggermente al 22% dal 21% dell'anno precedente. In Europa, l'intenzione di acquistare iPhone è diminuita nel Regno Unito (con un calo di 4 punti percentuali al 14%) e in Germania (con un calo di 2 punti percentuali al 10%).

La durata media degli iPhone attualmente in uso è aumentata a 21,0 mesi, rispetto ai 19,9 mesi dell'anno precedente, anche se è diminuita marginalmente rispetto ai 21,3 mesi degli ultimi sei mesi.

In Cina, la percentuale di utenti iPhone che rimane fedele al marchio al momento dell'acquisto di un nuovo telefono è scesa al 77%, in calo rispetto al 79% dello scorso anno, in quanto l'azienda Huawei ha conquistato una fetta maggiore del mercato. Al di fuori della Cina, solo il 27% dei partecipanti al sondaggio ha mostrato interesse per gli smartphone dotati di IA di nuova generazione, nota come GenAI, mentre il 28% non era interessato e il resto non aveva sentimenti particolari, ha osservato UBS.

Come ci aspettavamo, il 47% degli intervistati ha indicato il "costo elevato" come motivo principale per non acquistare uno smartphone con funzionalità GenAI", hanno dichiarato gli analisti di UBS.

Dopo il costo, il 39% dei partecipanti ha menzionato le "preoccupazioni per la protezione dei dati personali" e il 27% la mancanza di "applicazioni software"", prosegue il rapporto. Mentre negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania e in Giappone la preoccupazione principale è stata il "costo", in Cina la questione più frequentemente menzionata (61%) è stata la "protezione dei dati", mentre la carenza di applicazioni software è al secondo posto".


Questo articolo è stato prodotto e tradotto utilizzando la tecnologia AI ed è stato controllato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri Termini e condizioni.

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