(Reuters) - Il gas russo giunge ai clienti europei passando attraverso l'Ucraina per uno degli ultimi giorni prima della scadenza di un accordo che ne regola il flusso prevista alla fine dell'anno, determinando la perdita della posizione dominante della Russia sul mercato europeo del gas.
Le forniture di gas russo attraverso l'Ucraina cesseranno a partire dalle prime ore dell'1 gennaio, dopo la scadenza dell'attuale accordo quinquennale. Kiev si è rifiutata di negoziare un nuovo accordo di transito mentre la guerra contro Mosca è quasi giunta alla fine del terzo anno.
La Russia e l'Unione Sovietica per mezzo secolo sono state un attore importante del mercato europeo del gas, con una quota giunta fino al 35%, ma la guerra in Ucraina ha quasi azzerato il business di Gazprom, il gigante russo del gas controllato dallo Stato.
Mosca è stata costretta a cedere la sua quota a favore di concorrenti come Norvegia, Stati Uniti e Qatar dopo l'invasione dell'Ucraina nel 2022 che ha spinto l'Ue a ridurre la sua dipendenza dal gas russo.
Il crollo delle forniture di gas russo all'Europa ha spinto i prezzi del gas ai massimi storici, facendo volare l'inflazione e aumentando il costo della vita in tutto il continente.
È improbabile che la fine dell'accordo di transito provochi il ripetersi del rally dei prezzi del gas nell'Ue nel 2022, poiché i volumi rimanenti sono ridotti. La Russia ha pompato circa 15 miliardi di metri cubi di gas attraverso l'Ucraina nel 2023, ovvero solo l'8% del volume massimo fornito all'Europa attraverso varie rotte nel biennio 2018-2019.
La scorsa settimana il presidente Vladimir Putin ha detto che non c'è più tempo per firmare un nuovo accordo di transito del gas attribuendo a Kiev la responsabilità di non voler estendere l'accordo.
Il gasdotto di epoca sovietica Urengoy-Pomary-Uzhgorod porta il gas dalla Siberia attraverso la città di Sudzha, ora sotto il controllo dei soldati ucraini, nella regione russa di Kursk. Attraverso l'Ucraina arriva poi in Slovacchia, dove si divide in due tronconi, uno verso la Repubblica Ceca e l'altro verso l'Austria.
La maggior parte delle altre rotte del gas russo verso l'Europa sono chiuse: tra queste il gasdotto Jamal-Europa che passa attraverso la Bielorussia e il Nord Stream che transita sotto il Baltico e che è stato danneggiato da un'esplosione nel 2022.
Gli unici altri gasdotti russi operativi verso l'Europa sono il Blue Stream e il TurkStream verso la Turchia sotto il Mar Nero.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Sara Rossi)