Investing.com -- “Ce lo possiamo permettere” questo il commento dell’amministratore delegato di UniCredit SpA (BIT:CRDI), Andrea Orcel, in merito alla decisione del gruppo di anticipare una parte del riacquisto di azioni proprie previsto per il 2023 per un massimo di 2,5 miliardi di euro.
L’ad, intervenendo alla Bank of America (NYSE:BAC) financials ceo conference, ha anche approfittato per parlare della discussa tassa sugli extraprofitti delle banche che, a suo dire, “non avrà un effetto dirompente sul settore”. Per quest’anno, ha proseguito, “per quanto ci riguarda confermiamo i target di distribuzione del capitale ai soci a oltre 6,5 miliardi”.
Tuttavia, ha precisato Orcel, in merito alla tassa introdotta dal Governo, “il tema è l’incertezza, che non è mai positiva. È importante che le misure vengano definite e continuare nell’execution”. Il banchiere ha anche precisato che nel 2024 la banca dovrà indicare con precisione come utilizzerà il capitale in eccesso e che nel 2025 probabilmente internalizzerà il business bancassicurativo “al 100%”.
Orcel si è anche espresso anche sul tema di fusioni e acquisizioni, al centro delle cronache finanziarie per la questione Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (BIT:BMPS). “C'è molto rumore sulle acquisizioni ed è ragionevole perché effettivamente guardiamo a molte cose, ma se i termini non sono giusti non ci muoveremo”, ha detto il ceo prima di aggiungere: “Tra un'operazione di M&A con rischio di esecuzione e la distribuzione di capitale ai soci al momento, sfortunatamente o fortunatamente, la scelta - in favore della distribuzione - è ovvia”.
Per quanto riguarda il futuro, ha chiosato il numero uno Unicredit, “Spero che con le incertezze e l'andamento del ciclo economico a un certo punto si aprirà l’opportunità di fare piccole acquisizioni aggiuntive nei mercati core, in particolare nel Centro Est Europa”.
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