LONDRA (Reuters) - Union Investment, azionista di Generali (MI:GASI), sostiene gli attuali vertici della compagnia assicurativa guidati dall'AD, Philippe Donnet.
Lo ha detto un gestore di portafoglio della società.
Su Generali è in corso una battaglia, con l'azionista Francesco Gaetano Caltagirone che vuole cambiare il management della terza compagnia assicurativa d'Europa e ha proposto un Consiglio di amministrazione alternativo e un nuovo amministratore delegato.
Mediobanca (MI:MDBI), principale azionista di Generali, sostiene la gestione attuale.
Gli azionisti voteranno la composizione del Cda nel corso dell'assemblea del 29 aprile.
"Sono a favore dell'attuale management", ha detto a Reuters Reiner Kloecker di Union Investment, aggiungendo che il team esistente "ha fatto un buon lavoro negli ultimi anni. Ha consolidato i bilanci dopo l'ultima crisi finanziaria, ha ridotto il coefficiente di indebitamento, ha registrato performance migliori di quelle previste dal piano aziendale triennale e aumentato molto bene il dividendo".
Union Investment è il sedicesimo azionista di Generali, secondo i dati elaborati dal servizio Eikon di Refinitiv.
Lo scontro potrebbe essere serrato, secondo Kloecker.
Con una quota di oltre il 9%, Caltagirone è il secondo azionista di Generali dopo Mediobanca, che detiene poco meno del 13% oltre a un 4,4% circa in prestito, che fa salire al 17,2% il suo peso in assemblea.
Il piano di Caltagirone prevede un aumento degli utili per azione - compresi quelli derivanti dalle acquisizioni - di oltre il 14% nel periodo 2021-2024, a fronte di un obiettivo del 6-8% previsto dalla strategia presentata da Donnet a dicembre.
Il fronte guidato dall'imprenditore romano ha aumentato la sua quota portando le azioni di Generali - che ha una capitalizzazione da 32 miliardi di euro - ai massimi da 13 anni, di 21,55 euro.
Il prezzo delle azioni potrebbe essere a rischio dopo l'assemblea annuale, secondo Kloecker.
"Se il pacchetto Caltagirone vince, allora Generali sarà probabilmente costretta ad avviare più operazioni di M&A, il che è un male per gli azionisti", ha detto.
"Se Mediobanca dovesse invece prevalere, allora ci sarà il rischio (che) alcune partecipazioni vengano cedute".
Caltagirone potrebbe avviare una causa legale se dovesse perdere di misura, secondo quando riferito a Reuters da Claudio Costamagna, scelto come candidato presidente nella lista di Caltagirone.
(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Stefano Bernabei)