WASHINGTON (Reuters) - La Corte Suprema statunitense ha confermato la legge che vieta TikTok negli Stati Uniti per motivi di sicurezza nazionale se la casa madre cinese ByteDance non venderà l'applicazione entro domenica.
I giudici hanno stabilito che la legge, approvata l'anno scorso da una schiacciante maggioranza bipartisan del Congresso e firmata dal presidente democratico Joe Biden, non viola il Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che tutela la libertà di parola. I giudici hanno confermato la decisione di un tribunale di grado inferiore che aveva appoggiato la misura dopo il ricorso da parte di TikTok, ByteDance e alcuni utenti dell'applicazione.
"Non c'è dubbio che, per oltre 170 milioni di americani, TikTok offra uno sbocco distintivo ed espansivo per l'espressione, un mezzo di coinvolgimento e una fonte di comunità. Ma il Congresso ha stabilito che la cessione è necessaria per rispondere alle preoccupazioni di sicurezza nazionale, ben fondati, riguardo alle pratiche di raccolta dei dati di TikTok e al rapporto con un avversario straniero", ha affermato la corte nel parere non firmato.
Una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca ha suggerito che la decisione di applicare la legge che vieta TikTok ricadrà sulla prossima amministrazione.
"La decisione della Corte Suprema era attesa e tutti devono rispettarla", ha scritto Trump in un post sui social media.
"La mia decisione su TikTok sarà presa in un futuro non troppo lontano, ma devo avere il tempo di esaminare la situazione. Restate sintonizzati!"
Trump ha anche detto di aver discusso in una telefonata oggi con il presidente cinese Xi Jinping di diverse questioni tra cui TikTok.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)