Di Alessandro Albano
Investing.com - Nonostante le critiche alla legge sul clima del presidente americano Joe Biden, Unione Europea e Stati Uniti hanno messo sul tavolo la possibilità di applicare nuovi dazi su acciaio e su alluminio provenienti dalla Cina nel tentativo di combattere le emissioni di carbonio e prevenire, in termini di mercato, il sovraccarico sul lato dell'offerta.
Stando a quanto riportato dall'agenzia Bloomberg, l'idea ha origini statunitensi e sarebbe ancora in una fase embrionale quindi non ancora proposta formalmente, ma rende l'idea di come il decoupling con la Cina e la sua sfera d'influenza si stia spostando anche sul fronte climatico.
Per vedere il quadro normativo e l'accordo tra Washington e Bruxelles potrebbero volerci diversi mesi, secondo le fonti citate dall'agenzia, le quali indicano la fine del 2023 come una "tempistica ottimista".
I nuovi dazi, quindi, non sono immediati ma s'inseriscono in un quadro complicato delle relazioni internazionali non solo con la Cina ma anche all'interno del fronte occidentale stesso, dato che Bruxelles non ha visto di buon occhio la Inflation Reduction Act da 430 miliardi di dollari del governo Usa.
Legge che include importanti esenzioni fiscali per i produttori di veicoli elettrici americani e che secondo le autorità europee può danneggiare in modo significativo le case automobilistiche europee.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha infatti affermato che la Ue adatterà le proprie regole sugli aiuti di Stato per prevenire l'esodo degli investimenti innescato dall'Ira, mentre il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha detto, citato da Reuters, di aver avviato colloqui con le controparti statunitensi, insieme al ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck, per un'esenzione per tutti i prodotti ecologici del blocco.
Ricordiamo che la Cina produce oltre il 60% dell'acciaio mondiale e il 57% dell'alluminio, e che sia Stati Uniti che Ue hanno già in vigore tariffe sui beni cinesi e secondo i dati delle dogane cinesi ripresi da Reuters, l'anno scorso le esportazioni di acciaio verso gli Stati Uniti hanno rappresentato il 2,1% del totale delle spedizioni all'estero, mentre quelle di alluminio si aggirano in genere intorno al 5%.
La risposta alla notizia è stata eloquente: a Shanghai Aluminum Corp of China (SS:601600) (HK:2600) ha guadagnato l'1% mentre, a New York, Alcoa Corp (NYSE:AA) e Arconic Corp (NYSE:ARNC) hanno perso rispettivamente il 7,7% e il 6,4% in scia al nuova legge sul clima di Biden.