MILANO (Reuters) - La gup di Milano Anna Magelli ha disposto oggi il rinvio a giudizio della ministra del Turismo Daniela Santanché e altri 15 imputati per la presunta falsificazione dei bilanci di due società del gruppo Visibilia.
Lo hanno riferito fonti giudiziarie e legali al termine dell'udienza preliminare a porte chiuse, aggiungendo che il processo inizierà il prossimo 20 marzo.
Il rinvio a giudizio della ministra di FdI potrebbe creare qualche tensione al governo guidato da Giorgia Meloni, con le opposizioni che dall'inizio dell'inchiesta avevano chiesto le dimissioni, sempre respinte dal Parlamento, di Santanché.
Per Visibilia Srl la contestata falsificazione dei bilanci riguarda gli anni 2016-2020, mentre per Visibilia Editrice il 2021 e il 2022.
La corretta formazione dei bilanci, nell'ipotesi accusatoria, avrebbe evidenziato una perdita del capitale sociale per Visibilia Editore a far data dal bilancio 2016, per Visibilia Srl dal bilancio 2014 e per Visibilia Editrice dal bilancio 2021, aveva spiegato la procura di Milano in una nota diffusa all'epoca della richiesta di rinvio a giudizio.
Le due società, Visibilia Editore e Visibilia Editrice, hanno patteggiato rispettivamente 63.300 euro di pena pecuniaria più la confisca di 15.000 euro la prima, e 30.000 euro di pena più 10.000 di confisca la seconda.
Uno degli originariamente 16 altri imputati ha patteggiato due anni di reclusione, pena sospesa.
"E' una decisione che ci aspettavamo ma che ci lascia l'amaro in bocca", ha detto ai giornalisti all'uscita dall'udienza l'avvocato Nicolò Pelanda, legale della ministra.
"Siamo convinti di dimostrare la completa estraneità di Daniela Santanché dalle ipotesi che le vengono contestate", ha concluso.
In un diverso filone di questo procedimento, la procura di Milano aveva chiesto il rinvio a giudizio della ministra, della società e di altre persone, anche per l'imputazione di truffa ai danni dell'Inps.
Su questa vicenda è prevista per il 29 gennaio la pronuncia della Corte di Cassazione che dovrà decidere se il procedimento potrà continuare al Tribunale di Milano o dovrà essere trasferito, e quindi ripartire da zero, per competenza territoriale al Tribunale di Roma.
(Emilio Parodi, editing Andrea Mandalà ; +39 06 8030 7744)