Di Liz Moyer
Investing.com - La borsa statunitensi è mista all’inizio dell’ultimo mese dell’anno, dopo aver registrato un’impennata ieri sulle speranze che la Federal Reserve cominci a ridurre i suoi aggressivi aumenti dei tassi di interesse.
Alle 15:56 CET, il Dow Jones Industrial Average è in calo di 40 punti, o dello 0,1%, mentre l’S&P 500 sale dello 0,4% e il NASDAQ Composite dello 0,6%.
Il Presidente della Fed Jerome Powell ha segnalato che la banca centrale è pronta ad alzare i tassi a un ritmo più lento. Molti si aspettano che alzerà il tasso di riferimento di mezzo punto percentuale quando si riunirà questo mese, rispetto agli aumenti di 0,75 punti percentuali che ha fatto in ciascuna delle sue ultime quattro riunioni.
L’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed, l’indice PCE, è aumentato dello 0,2% ad ottobre rispetto al mese precedente. È un dato inferiore alla stima dello 0,3% ed è un segnale di rallentamento dell’inflazione.
Anche le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono state inferiori alle previsioni, attestandosi a 225.000 unità la scorsa settimana rispetto alle 235.000 previste e meno della settimana precedente. Il dato sui redditi pro-capite è risultato sopra le attese, mentre le spese pro-capite hanno rispettato le previsioni.
Powell ha detto che la lotta per domare l’inflazione non è finita, aggiungendo che il tasso finale potrebbe essere più alto di quanto previsto in precedenza. Un dato importante che la Fed terrà d’occhio è il report di domani sui posti di lavoro e la disoccupazione di novembre.
Le azioni di Salesforce Inc (NYSE:CRM) crollano del 9,8% dopo che il produttore di software ha dichiarato che il co-CEO Bret Taylor si dimetterà a gennaio, lasciando al co-fondatore Marc Benioff il ruolo di amministratore delegato.
Le azioni di Costco Wholesale Corp (NASDAQ:COST) segnano un tonfo del 7,4%: le vendite di novembre sono aumentate del 5,7%, a fronte di un aumento delle vendite di ottobre del 7,7%.
Il petrolio sale. I future del greggio WTI sono in salita del 2,9% ad 82,91 dollari al barile, mentre il greggio Brent va su del 2,3% ad 88,97 dollari al barile. I future dell’oro salgono del 3,2% a 1816 dollari.