Di Noreen Burke
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi si attende in discesa questo martedì, un giorno dopo che il Nasdaq ha registrato la chiusura più bassa dal luglio 2020, tra i persistenti timori per l’impatto dell’aumento dei tassi di interesse.
Alle 13:05 CEST, il contratto dei future Dow scende di 193 punti, dello 0,6%, i future S&P 500 vanno giù di 26 punti, o dello 0,7% ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 73 punti, o dello 0,7%.
I principali indici azionari hanno chiuso in forte ribasso ieri, con il Nasdaq sceso dell’1,04%. L’indice Dow Jones Industrial Average ha segnato -0,3% e l’indice S&P 500 -0,8%.
Gli investitori restano cauti in attesa dei dati sull’inflazione di questa settimana, nonché dell’inizio della stagione degli utili del terzo trimestre venerdì, quando le più grandi banche statunitensi pubblicheranno i risultati finanziari.
Gli analisti si aspettano che i risultati delle banche mostrino un calo delle entrate nette a causa della volatilità dei mercati che ha pesato sull’investment banking e del fatto che le banche hanno messo da parte più fondi per coprire le perdite dai clienti che non riescono a pagare.
Le banche solitamente guadagnano di più quando i tassi di interesse salgono, ma i costi di prestito più alti pesano sulla domanda di mutui ed altri prestiti.
Gli Stati Uniti pubblicheranno il report sull’indice sui prezzi al consumo relativo al mese di settembre giovedì, seguito venerdì dal dato sulle vendite al dettaglio.
I recenti commenti dei funzionari della Federal Reserve lasciano intendere che la turbolenza sui mercati finanziari non li convincerà a non agire contro l’inflazione.
Gli investitori temono che gli sforzi della Fed per combattere l’inflazione con degli enormi aumenti dei tassi possano far cadere l’economia in recessione.
L’AD di JPMorgan Chase Jamie Dimon ha dichiarato che gli Stati Uniti e l’economia globale potrebbero cadere in recessione entro la metà del prossimo anno.
“Si tratta di questioni molto serie che penso possano spingere gli USA e il mondo (l’Europa già lo è) in recessione, e probabilmente porteranno gli USA in recessione tra 6-9 mesi”, ha dichiarato Dimon in un’intervista alla CNBC.
I prezzi del petrolio scendono del 2%, estendendo il ribasso della seduta precedente nelle preoccupazioni per le prospettive della domanda.
I future del greggio USA registrano -2,3% ad 88,95 dollari al barile, mentre il Brent scende del 2,08% a 94,20 dollari. Poco mossi i future dell’oro, che si attestano a 1.674,35 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD sale dello 0,2% a 0,9721.