Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari statunitensi si prevede in rialzo questo giovedì, in scia agli ottimi risultati trimestrali di Walt Disney (NYSE:DIS) e in attesa del dato settimanale sulla disoccupazione.
Alle 13:00 CET, il contratto dei future Dow sale di 220 punti, o dello 0,7%, i future S&P 3300 vanno su di 33 punti, o dello 0,8% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 150 punti, o dell’1,2%.
I principali indici hanno registrato scambi volatili questa settimana, con gli investitori che hanno assimilato i commenti di una serie di funzionari della Fed nel tentativo di capire l’andamento futuro della politica monetaria.
L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha chiuso giù di oltre 200 punti, o dello 0,6%, ieri, l’indice S&P 500 è sceso dell’1,1% e l’indice Nasdaq Composite ha segnato -1,7%.
Il Presidente della Fed di New York John Williams ieri ha affermato che la politica monetaria potrebbe dover essere restrittiva per qualche anno per riportare l’inflazione all’obiettivo della banca centrale, mentre il Governatore della Fed Chris Waller ha dichiarato che i policymaker non stanno vedendo segnali di un rapido calo dell’inflazione.
L’andamento dell’inflazione resta il tema dominante, ma gli investitori seguiranno anche i dati settimanali sulle richieste di disoccupazione nel corso della seduta, soprattutto dopo il report di venerdì scorso.
Disney schizza di oltre il 6% nei premarket in scia ai risultati del primo trimestre migliori del previsto, grazie soprattutto alla crescita nei parchi, dove le entrate sono balzate del 21% a 8,74 miliardi di dollari.
MGM Resorts (NYSE:MGM) registra un’impennata del 6,2% e Wynn Resorts (NASDAQ:WYNN) del 5,6%: entrambi gli operatori di casinò hanno beneficiato dell’aumento delle spese dei consumatori per il divertimento.
PepsiCo (NASDAQ:PEP) sale dell’1,5% premarket dopo aver battuto le aspettative su ricavi e profitti del quarto trimestre, grazie agli aumenti dei prezzi introdotti per far fronte all’aumento dei costi.
I prezzi del petrolio sono stabili questo giovedì vicino ai massimi di due settimane, nonostante le scorte statunitensi abbiano raggiunto il livello più alto da mesi, alimentando i timori di un indebolimento della domanda nell’economia più grande del mondo.
Le scorte sono infatti salite di 2,4 milioni di barili la scorsa settimana al massimo dal giugno 2021, secondo quanto reso noto ieri dalla Energy Information Administration.
Alle 13:00 CET, i future del greggio USA salgono dello 0,1% a 78,58 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra +0,2% a 85,27 dollari.
Entrambi i contratti sono balzati di oltre il 3% questa settimana, nell’ottimismo per la ripresa della domanda in Cina e dopo gli sconvolgimenti delle forniture causati dal terremoto in Turchia e Siria.
Intanto, i future dell’oro vanno su dello 0,2% a 1.894,60 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0768, su dello 0,6%.