Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei listini statunitensi si prevede in rialzo questo mercoledì, la riduzione delle preoccupazioni per il settore bancario e il calo dei rendimenti dei bond hanno fatto aumentare la propensione al rischio.
Al momento della scrittura, il contratto dei future Dow sale di 245 punti, o dello 0,8%, i future S&P 500 vanno su di 35 punti, o dello 0,9% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 105 punti, o dello 0,8%.
I timori degli investitori per il settore bancario USA ed europeo sembrano stare riducendosi: ieri Michael Barr, vice presidente della Fed per la supervisione, ha rassicurato i legislatori che i fondi dei correntisti presso le banche statunitensi sono al sicuro e che il sistema statunitense è “solido e resiliente”.
Barr questo mercoledì proseguirà la sua testimonianza a Capitol Hill, stavolta alla Camera.
L’attenzione torna ad essere rivolta alla Federal Reserve e alla sua lotta all’inflazione.
I principali indici hanno chiuso in ribasso ieri, con il Nasdaq Composite sceso dello 0,5% in scia ad una nuova impennata dei rendimenti dei bond nelle aspettative che la riduzione del trambusto bancario consentirà alla Fed di continuare ad alzare i tassi di interesse.
I rendimenti dei bond scendono questo mercoledì, contribuendo alla propensione al rischio, mentre gli investitori attendono il dato di venerdì sull’indice PCE core di febbraio, l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed.
Al centro della scena, intanto, i dati sul settore immobiliare, con le vendite di case in corso alle 16:00 CEST.
Per quanto riguarda le compagnie, sono attesi i risultati trimestrali di RH (NYSE:RH), un tempo noto come Restoration Hardware, mentre Lululemon Athletica (NASDAQ:LULU) schizza nei premarket dopo aver previsto una forte crescita delle vendite e dei profitti annui grazie alla domanda resiliente.
Il titolo Micron (NASDAQ:MU) rimbalza del 2% nei premarket: lo specialista in chip di memoria ha alzato le sue previsioni per il trimestre in corso, man mano che le scorte degli ultimi mesi vengono smaltite. La compagnia ha inoltre dipinto un quadro roseo per il 2025, con l’intelligenza artificiale che spingerà le vendite.
I prezzi del petrolio sono in salita questo mercoledì, per il terzo giorno di fila, sui dati che hanno rivelato un calo sorprendentemente grande delle scorte USA.
Le scorte di greggio statunitensi sono infatti scese di poco più di 6 milioni di barili nella settimana terminata il 24 marzo, in base ai dati dell’American Petroleum Institute, il calo settimanale maggiore dell’anno.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte nel corso della seduta.
Al momento della scrittura, i future del greggio USA salgono dell’1,3% a 74,16 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra +1% a 78,94 dollari.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,2% a 1.985,85 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0856, in salita dello 0,1%.