OraFinanza - Wall Street torna in parità dopo una mattinata passata in negativo a seguito dell’annuncio del Presidente eletto Donald Trump di dazi a Messico, Canada e Cina. In leggera flessione solo i future sul Dow Jones (-0,10%), mentre i contratti sul Nasdaq (+0,30%) e quelli sullo S&P500 (+0,20%) hanno recuperato completamente le perdite. Sull’azionario è l’automotive il settore più colpito dalle tariffe, in particolare Ford (-2%) e General Motors (NYSE:GM) (-4%).
Si indebolisce il biglietto verde e la coppia EUR/USD torna a 1,0539 (+0,40%), con l’indice del dollaro a 106,54 (-0,30%). Leggero guadagno per l’oro (+0,50%), salito a 2.655 dollari (future) e a 2.630 dollari (spot) l’oncia.
Tornano a crescere i prezzi del petrolio (+0,50%) dopo il crollo di ieri dovuto alle indiscrezioni di stampa secondo cui Israele e Libano avrebbero concordato i termini di un accordo per porre fino al conflitto tra gli israeliani e Hezbollah: il Brent scambia a 72 dollari e il future sul greggio WTI viene venduto a 69,30 dollari al barile.
Trump ha annunciato che imporrà tariffe aggiuntive del 10% sulle importazioni cinesi e del 25% su tutti i prodotti provenienti da Messico e Canada. Il Presidente eletto ha motivato le misure sul social media Truth con la necessità di reprimere l’immigrazione e le importazioni di droghe illegali che attraversano il confine degli Stati Uniti,
"Considereremmo questo un intervento tempestivo di Trump che invia un segnale molto chiaro ai mercati finanziari, ovvero che la reazione alla nomina di Scott Bessent è stata sbagliata, non ci sarà un approccio morbido o equilibrato alla politica tariffaria commerciale", spiega Derek Halpenny di MUFG Bank Ltd, riferendosi ad alcune dichiarazioni del futuro Segretario con cui descriveva come “tattica negoziale” l’approccio di Trump sui dazi.
"Stiamo solo assistendo all'inizio di una volatilità che continuerà man mano che la retorica continuerà", secondo Justin Onuekwusi, CIO di St. James's Place, aggiungendo che “è molto difficile valutare se si tratti di una minaccia, una promessa o uno strumento di negoziazione".
In difficoltà il Bitcoin dopo che nei giorni scorsi aveva sfiorato quota 100 mila euro sulla scia dell’entusiasmo per la vittoria di Trump alle elezioni, dopo una campagna elettorale in cui aveva appoggiato il settore delle criptovalute. La principale delle cripto scendeva a 91 mila dollari, trascinando al ribasso anche le altre valute digitali.
La difficoltà di superare i 100 mila dollari per la prima volta "potrebbe convincere i trader che il massimo è arrivato e che i profitti dovrebbero essere bloccati ora", secondo Noelle Acheson, autrice della newsletter Crypto Is Macro Now.
Anche l’annuncio dei dati ha indebolito il settore: "Le persone hanno cercato una scusa per realizzare qualche profitto", spiega Adrian Przelozny, amministratore delegato dell'exchange di criptovalute Independent Reserve, dicendosi ancora “fiducioso che l'attuale sentiment rialzista del mercato continuerà fino al 2025".
Trump aveva promesso di fare degli Stati Uniti la patria globale delle criptovalute promuovendo normative di supporto e una riserva nazionale di Bitcoin, ma restano dubbi sulla rapidità con cui potrà apportare i cambiamenti e se siano tutti realizzabili.
In una nota di ricerca, l'analista di TD Cowen Jaret Seiberg prevede che il Presidente eletto dopo la sua inaugurazione del 20 gennaio "otterrà il controllo immediato della Securities & Exchange Commission", aggiungendo che sarebbe un "segno positivo quando si tratta di facilitare l'applicazione delle criptovalute e facilitare un percorso verso la conformità alle regole del settore".
Rivian (+5%): ha annunciato un'importante approvazione condizionale da parte del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti per un prestito fino a 6,6 miliardi di dollari da utilizzare per la costruzione di un nuovo impianto di produzione in Georgia.
Zoom (-8%): alzate le previsioni per l'utile per azione rettificato per l'intero anno a un intervallo compreso tra 5,41 e 5,43 dollari per azione, rispetto al precedente intervallo compreso tra 5,29 e 5,32 dollari.
Alector (-27%): il suo farmaco sperimentale non ha raggiunto l'obiettivo principale di rallentare la progressione dell'Alzheimer in uno studio di fase intermedia.
Best Buy (-7%): tagliate previsioni di vendite annuali tra il 2,5% e il 3,5%, rispetto alla precedente attesa di un calo tra l'1,5% e il 3%.
Dick's Sporting Goods (+5%): prevede ora per l'anno fiscale 2024 ricavi netti compresi tra 13,2 e 13,3 miliardi di dollari, superiore alla precedente previsione di 13,1-13,2 miliardi.
Tesla (NASDAQ:TSLA)
RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo sempre a 313 dollari.
Moderna
RBC Capital Markets: ‘neutral’ e target price ridotto da 62 a 50 dollari.
Robinhood Markets
Morgan Stanley (NYSE:MS): da ‘neutral’ a ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 24 a 55 dollari.
Visa
Jefferies: ‘buy’ e target price incrementato da 330 a 360 dollari.