Gli analisti di Wells Fargo hanno declassato giovedì il settore Utilities da Overweight a Neutral, in seguito a un forte rally da inizio anno (YTD).
Gli analisti avevano precedentemente promosso il settore Utilities alla fine del 2023, quando il sentiment negativo era elevato e gli indicatori tecnici suggerivano che il settore fosse ipervenduto. Tuttavia, le condizioni sono cambiate, con il settore Utilities che ha registrato un rendimento del 25,8% da inizio anno, superando il 19,1% dell'S&P 500.
Il team di Wells Fargo ha citato tre ragioni principali per il declassamento.
In primo luogo, il settore non rappresenta più un gruppo ipervenduto non consensuale, come era il caso durante l'upgrade dello scorso anno. Anche diversi concorrenti hanno recentemente promosso il settore, segnalando un più ampio consenso.
In secondo luogo, l'attesa domanda di avversione al rischio dovuta all'incertezza è ora prezzata nel mercato, come si riflette nella forte performance delle azioni a bassa volatilità in generale.
Infine, il mercato dei tassi sembra aver già prezzato l'allentamento monetario di quest'anno, con indicatori chiave come il rendimento del Treasury USA a 2 anni e le proiezioni della Federal Reserve in linea con le aspettative.
Wells Fargo sta anche ritirando la sua raccomandazione biennale per un barbell di settore tra Communication Services e Defensives, che ha sovraperformato negli ultimi due anni. Gli analisti ora incoraggiano gli investitori a cercare opportunità nel midcap growth, che ritengono offra un "attraente rapporto rischio/rendimento con una ragionevole protezione al ribasso".
Sottolineano che l'indice S&P 400 Midcap Growth è attualmente posizionato per un rimbalzo da ipervenduto e che ha registrato un rally a doppia cifra da inizio anno.
Inoltre, evidenziano diversi fattori attraenti per le midcap, tra cui la stabilità degli utili, una solida posizione di liquidità e un bilancio più attraente rispetto alle small cap. In aggiunta, la valutazione relativa del price-to-earnings (P/E) del gruppo si attesta a circa il 90% dell'S&P 500.
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