FRANCOFORTE (Reuters) - La Banca centrale europea ha detto che i rischi per la stabilità finanziaria della zona euro sono in aumento, con l'economia che si avvia verso una probabile recessione, avvertendo che le famiglie, le imprese e i governi indebitati sono particolarmente a rischio.
L'incremento dei costi dell'energia ha fatto salire all'80% la probabilità di una recessione e il balzo dei tassi di interesse, destinato a contenere la crescita dei prezzi, sta già alimentando la volatilità dei mercati e l'aumento dei costi del servizio del debito.
"I rischi per la stabilità finanziaria nell'area dell'euro sono aumentati a causa dell'impennata dei prezzi dell'energia, dell'inflazione elevata e della bassa crescita economica", ha detto la Bce nel Rapporto sulla stabilità finanziaria. "Tutte queste vulnerabilità potrebbero manifestarsi contemporaneamente, potenzialmente rafforzandosi a vicenda", si legge nel rapporto.
Il settore bancario del blocco è tendenzialmente considerato resiliente, in quanto ha accumulato capitale nel corso degli anni e gode di un incremento della redditività grazie all'aumento dei tassi di interesse.
Ma esiste la possibilità di complicazioni nel lungo termine, poiché le difficoltà economiche intaccano i redditi, aumentando il rischio di limitare la capacità di chi detiene debiti di sanarli. Gli istituti di credito devono inoltre far fronte a costi più elevati e a una minore crescita dei finanziamenti a causa del deterioramento delle prospettive economiche.
"Sebbene il settore bancario abbia recentemente registrato una ripresa della redditività grazie all'aumento dei tassi di interesse, vi sono segnali incipienti di deterioramento della qualità degli asset, che potrebbero richiedere accantonamenti più consistenti", ha aggiunto la Bce.
Ad aggiungersi all'elenco delle preoccupazioni, anche il fatto che la capacità dei governi di contenere la spesa è piuttosto limitata e molti stanno fornendo un ampio sostegno alle famiglie per coprire i costi dell'energia in aumento, creando timori per la sostenibilità del debito.
"I livelli elevati di debito pubblico a seguito della pandemia, insieme alle condizioni di finanziamento più rigide, limitano il margine di manovra per misure di espansione di bilancio che non facciano emergere rischi per la sostenibilità del debito", ha aggiunto la Bce.
Tutti questi fattori aumentano il rischio di un assestamento disordinato dei mercati finanziari con potenziali effetti a catena sul resto dell'economia.
Sebbene i timori per l'indebitamento delle famiglie siano per ora limitati ai mutuatari a basso reddito, un'inversione del ciclo immobiliare con un calo dei prezzi potrebbe aggravare le vulnerabilità.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sara Rossi)