Investing.com - Il dollaro scende questo martedì, gli investitori si preparano al vertice di politica monetaria della Federal Reserve che avrà inizio nel corso della giornata.
La Fed dovrebbe mantenere i tassi di interesse invariati questa settimana. Tuttavia, la banca centrale USA potrebbe fornire indicazioni sull’inizio della riduzione del bilancio, nonché sulle decisioni future sui tassi di interesse.
I trader attendono inoltre i dati statunitensi sulle concessioni edilizie e le nuove costruzioni nel corso della giornata, per valutare lo stato di salute del mercato immobiliare.
Lo yen e il franco svizzero sono pressoché invariati, con la coppia USD/JPY a 111,63 e il cambio USD/CHF a 0,9618.
Intanto, i timori per le tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord restano deboli, anche se potrebbero scatenarsi in qualsiasi momento.
Il Presidente USA Donald Trump parlerà all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la prima volta questa settimana e probabilmente si discuterà di Pyongyang.
La Casa Bianca in una dichiarazione ha reso noto che il Presidente Trump ha intenzione di chiedere l’intervento internazionale contro la Corea del Nord e l’Iran, che secondo lui costituiscono una doppia minaccia alla sicurezza globale.
Intanto, il cambio EUR/USD sale dello 0,27% a 1,1987, mentre la coppia GBP/USD è pressoché invariata a 1,3489, staccandosi dal massimo di 15 mesi della seduta precedente di 1,3619 in seguito ai commenti del Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney secondo cui qualsiasi aumento dei tassi di interesse nei prossimi mesi sarà limitato e graduale.
La sterlina è schizzata venerdì quando Gertjan Vlieghe, membro esterno della commissione di politica monetaria della Bancad’Inghilterra, ha dichiarato che i tassi di interesse potrebbero essere alzati “già nei prossimi mesi”.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,38% a 0,7990 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,40% a 0,7287.
Stamane, i verbali del vertice di settembre della Reserve Bank of Australia hanno rivelato che i policymaker restano favorevoli ai tassi di interesse bassi, poiché consentono all’economia di continuare a rafforzarsi.
La banca centrale ha inoltre messo in guardia in merito alla forza del dollaro australiano, affermando che il suo “apprezzamento negli ultimi mesi, dovuto in parte al forte deprezzamento del dollaro USA, sta pesando sulla crescita nazionale” e che un ulteriore apprezzamento potrebbe “portare ad una ripresa più lenta della crescita e dell’inflazione”.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,15% a 1,2279.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,15% a 91,68 alle 05:20 ET (09:20 GMT).