Investing.com – Nonostante le molte parole di positività spese da vari esponenti sia del governo che della comunità finanziaria, a favore di una imminente ripresa economica, la cruda verità dettata dai freddi dati dall’economia reale, sembra essere di tutt’altro genere.
Secondo i dati diffusi da Confcommercio, che notoriamente ha l'esatto polso della situazione delle vendite al dettaglio, non c’è ancora nessun segnale di ripresa ed i consumi continuano a rimanere al palo.
Nel mese di ottobre 2013 pur registrandosi un modesto miglioramento delle vendite dello 0,1% rispetto a settembre, il calo reale rispetto allo stesso mese del 2012, è del 2.10%.
Precisa l’associazione che l’indicatore di media mobile dei consumi pur confermando un raffreddamento della recessione ed una sostanziale stabilizzazione, non fa intravedere, nel breve, alcuna reale ripresa o accenno di tale volontà.
Le cause dell’attuale stato di cose, vengono individuate, tra l’altro, anche in una eccessiva pressione fiscale la quale non consente nessun vero recupero del potere d’acquisto delle famiglie.
Secondo i dati diffusi da Confcommercio, che notoriamente ha l'esatto polso della situazione delle vendite al dettaglio, non c’è ancora nessun segnale di ripresa ed i consumi continuano a rimanere al palo.
Nel mese di ottobre 2013 pur registrandosi un modesto miglioramento delle vendite dello 0,1% rispetto a settembre, il calo reale rispetto allo stesso mese del 2012, è del 2.10%.
Precisa l’associazione che l’indicatore di media mobile dei consumi pur confermando un raffreddamento della recessione ed una sostanziale stabilizzazione, non fa intravedere, nel breve, alcuna reale ripresa o accenno di tale volontà.
Le cause dell’attuale stato di cose, vengono individuate, tra l’altro, anche in una eccessiva pressione fiscale la quale non consente nessun vero recupero del potere d’acquisto delle famiglie.