MILANO (Reuters) - La variante Delta del virus Sars-CoV-2, la cosiddetta "indiana" che preoccupa le autorità mondiali per la sua alta trasmissibilità, continua ad essere predominante in Italia con l'88,1% dei casi.
E' quanto riporta l'ottavo bollettino sulle varianti dell'Istituto superiore di sanità (ISS), che prende in esame gli ultimi 45 giorni, dal 17 luglio al 30 agosto.
La flash survey dello stesso Istituto, condotta in un solo giorno, il 24 agosto, conferma la prevalenza nazionale con una stima del 99,7%, in aumento anche rispetto alla scorsa ricerca analoga per il giorno 20 luglio (94,8%).
"Il numero di casi causati dalla variante Alfa continua ad essere in forte diminuzione - si legge nel bollettino - Anche i casi causati dalla variante Gamma continuano ad essere in calo".
L'ISS precisa che la Delta "è caratterizzata da una maggiore trasmissibilità rispetto alla variante Alfa (tra il 40% e il 60%) e risulta associata ad un elevato rischio di infezione negli individui parzialmente vaccinati o non vaccinati".
L'Istituto aggiunge che il dato è confermato dalla flash-survey del 24 agosto che ha stimato una prevalenza nazionale pari al 99,7%.
Il campione per questa indagine è stato selezionato da tutte le regioni e province autonome in modo casuale fra i campioni positivi del 24 agosto con una rappresentatività geografica e per fasce d'età.
In totale hanno partecipato 122 laboratori che hanno sequenziato 1.601 campioni.
(Emilio Parodi, in redazione a Roma Giselda Vagnoni)