MILANO (Reuters) - In Italia allo scorso 15 aprile la cosiddetta variante inglese del virus Sars-CoV-2 è salita al 91,6% dei casi (nell'ultimo rilevamento del 18 marzo era all'86,7%) con valori che fra le singole regioni variano dal 77,8% al 100%.
Lo rivela la nuova indagine rapida condotta dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal ministero della Salute, che certifica inoltre che la cosiddetta variante brasiliana resta sostanzialmente stabile, passando al 4,5% dal 4% della precedente indagine.
Le altre principali varianti restano sotto lo 0,5%, con un singolo caso (al 15 aprile) della variante indiana e 11 casi di quella nigeriana.
"Nel contesto italiano in cui la vaccinazione sta procedendo ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguate", dice l'Iss nella nota.
(Emilio Parodi, in redazione a Milano Sabina Suzzi, mailto:emilio.parodi@thomsonreuters.com; +39 02 66129523)