ROMA/PALERMO (Reuters) - Il procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha inoltrato a quello di Palermo gli atti dell'indagine che riguardano il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il suo capo di Gabinetto, Matteo Piantedosi, in riferimento al caso della nave della Guardia costiera Diciotti.
Fonti della procura di Agrigento confermano che è stato inviato a Palermo un documento di circa 50 pagine, contenente anche una "memoria" in cui viene analizzato il caso. Le stesse fonti riferiscono che le ipotesi di reato sono cinque: sequestro di persona a scopo di coazione, sequestro di persona, arresto illegale, abuso d'ufficio e omissione di atti d'ufficio.
Salvini e Piantedosi sono indagati per aver trattenuto per 10 giorni 150 migranti a bordo della Diciotti, in attesa di un sostegno europeo sulla redistribuzione. La vicenda si è conclusa nella notte tra sabato e domenica della scorsa settimana, con lo sbarco di tutti i migranti al porto di Catania dopo che la Chiesa italiana, l'Albania e l'Irlanda si sono offerti di accoglierli.
Gli atti sono indirizzati al procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, capo della procura distrettuale, il quale entro 15 giorni deve inoltrarli alla sezione di Palermo del Tribunale dei ministri con una sua "valutazione/indicazione".
Il tribunale dei ministri ha poi 90 giorni di tempo per decidere se archiviare o procedere. In quest'ultimo caso, deve inoltrare la richiesta di autorizzazione a procedere al procuratore distrettuale (Lo Voi) che deve inviarla al Senato.
In un post pubblicato oggi su Facebook (NASDAQ:FB), Salvini ha commentato: "50 pagine di accuse nei miei confronti, 5 reati contestati (sequestro di persona!), 30 anni di carcere come pena massima. Voi pensate che io abbia paura e mi fermi? Mai".
Fonti del Viminale precisano che gli interessati non hanno ancora ricevuto alcuna notifica ufficiale.