ROMA (Reuters) - Se si votasse oggi con il sistema elettorale indicato dalla Corte Costituzionale dopo la sentenza sull'Italicum, non solo nessun partito avrebbe il premio di maggioranza, ma in Parlamento non ci sarebbe neanche una coalizione in grado di formare il governo.
Lo indica una proiezione realizzata dall'istituto di ricerca Demopolis pubblicata oggi.
Il sondaggio, elaborato per il programma Otto e mezzo del canale tv La7 e realizzato tra il 25 e il 26 gennaio, assegna al Pd il 30% e il 29% al M5s, con la Lega al 13,2% e Forza Italia all'11,8%. Percentuali, dice Demopolis, che difficilmente lasciano far "intravedere una possibile maggioranza parlamentare dopo la chiusura delle urne".
Un'alleanza tra Pd, sinistra e centristi arriverebbe a 243 seggi, cioè sotto i 316 necessari per la maggioranza assoluta alla Camera, indica la proiezione realizzata dall'istituto (che non tiene conto dei 12 seggi assegnati nella circoscrizione Estero).
Una grande coalizione tra Pd, Forza Italia e centristi otterrebbe 296 seggi. Un accordo tra berlusconiani e destra non andrebbe oltre i 190 deputati, mentre i grillini, che hanno sempre escluso alleanze, arriverebbero a 185 seggi.
Mercoledì scorso la Consulta ha ritenuto incostituzionale il turno di ballottaggio previsto dall'Italicum se nessun partito ottiene almeno il 40%, soglia necessaria per incassare il premio di maggioranza. Dunque, senza premio, la distribuzione è proporzionale (ma resta la soglia di sbarramento al 3%).
I giudici hanno detto che la sentenza è immediatamente applicabile, anche se il sistema elettorale per la Camera è in parte diverso da quello del Senato. M5s, Lega Nord e Fdi hanno chiesto di votare subito, anche se i grillini vorrebbero applicare anche al Senato l'Italicum. Il Pd vorrebbe che si adottasse il cosiddetto Mattarellum, un sistema maggioritario basato su collegi uninominali con una quota proporzionale del 25%. Forza Italia e i centristi vorrebbero una legge proporzionale per entrambi i rami del Parlamento.