MILANO (Reuters) - Il pubblico ministero di Milano Giordano Baggio ha chiesto la condanna di 1 anno e 3 mesi per Diana Bracco, presidente e AD dell'omonimo gruppo, accusata di appropriazione indebita e fatture false.
"E' un atto di fede credere alla Bracco, non c'è dubbio che si tratta di un'appropriazione indebita perchè ha sottratto denaro alla società per pagare prestazioni e lavori privati", ha detto il pm durante la requisitoria aggiungendo che la versione della difesa è inconsistente.
Per quanto riguarda le fatture "sono false perchè le prestazioni indicate non ci sono state", ha aggiunto.
L'accusa ipotizza, per quel che riguarda la presunta appropriazione indebita, che Bracco abbia scaricato spese personali sui bilanci di società di cui fa parte. Il periodo di imposta riguarda gli anni dal 2008 al 2013.
Bracco - che nel corso degli anni ha ricoperto diversi incarichi sia in società pubbliche che private - è stata vice presidentr di Confindustria e presidente della società Expo 2015.
Lo scorso gennaio, Bracco è stata rinviata a giudizio e il suo avvocato, Giuseppe Bana, ha detto che non c'era stata alcuna frode fiscale e che si trattava di "contestazioni inerenti l'attività di impresa di fatture, situazioni non rilevanti sotto il profilo penale e gia' risolte con l'Agenzia delle Entrate".
La prossima udienza del 5 ottobre darà spazio agli avvocati della difesa.