ROMA (Reuters) - Paolo Gentiloni non esclude un governo di larghe intese in Italia con i partiti non populisti ma rimanda la discussione a dopo le elezioni del 4 marzo.
"Se nessuno sarà autosufficiente si troverà la strada per un governo stabile, ma io non faccio campagna elettorale dicendo che mi alleo con questo o quello", ha detto il capo del governo a 'Otto e mezzo' su La7.
"Le larghe intese sono una discussione da fare dopo le elezioni", ha aggiunto escludendo che M5s vi possa partecipare.
"Il M5s lo ha sempre escluso e io penso che facciano bene a escluderlo", ha detto.
Stamani, durante una conferenza stampa a Berlino con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, Gentiloni ha detto che l'Italia avrà un governo europeista dopo il voto e il Partito Democratico ne sarà l'elemento "cardine".
Anche i sondaggi di oggi, gli ultimi prima del silenzio elettorale, indicano la coalizione di centrodestra come vincente ma con una quota inferiore al 40%, dunque probabilmente non autosufficiente a formare un governo.
Per Gentiloni sia Lega che Fratelli D'Italia, entrambi alleati di Forza Italia nella coalizione di centrodestra, sono populisti.
Alla domanda su come spieghi il fatto di essere il politico più gradito dagli italiani secondo le rilevazioni, Gentiloni ha risposto: "Forse perché le aspettative erano basse...quindi non c’è stata delusione... Poi comunque ho cercato di mettercela tutta, e questo forse è stato apprezzato".
Il premier non esclude di proseguire il suo impegno al governo: "Se l'Italia chiama deve chiamare una compagine di governo in grado di proseguire su questa strada. Io farò il mio dovere come sempre".
(Massimiliano Di Giorgio)