PENNE, Pescara (Reuters) - Una trentina di persone potrebbero essere sepolte nella neve all'interno di un hotel crollato ieri sotto una slavina sul Gran Sasso, area coinvolta nel sisma che ha nuovamente interessato l'Abruzzo, mentre i soccorritori sono finalmente riusciti a raggiungerlo e scavano disperatamente alla ricerca di superstiti.
"Mancano all'appello circa trenta persone, tra ospiti e staff dell'albergo Rigopiano di Farindola", ha detto ai reporter il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
Nella zona ci sono più di cinque metri di neve e fino alle prime ore di questa mattina i soccorsi non erano stati in grado di arrivare a Farindola, nel cuore del parco nazionale del Gran Sasso, in provincia di Pescara, a circa 1.200 metri di altezza dove è situato l'albergo.
"Siamo al lavoro. In questo momento non siamo assolutamente in grado di dire quante persone siano lì sotto, né se ci siano morti o feriti e quanti", ha detto a Reuters Milan Valter, portavoce nazionale del Soccorso alpino che si sta adoperando sul luogo del disastro.
"La struttura è collassata. E' più una pila di macerie che un hotel ormai e quel che resta è a pericolo di crollo", ha aggiunto Antonio Crocetta, membro della squadra di soccorso. "Abbiamo chiamato ma nessuno risponde, nessuna voce. Stiamo scavando e cercando ma al momento non abbiamo trovato nessuno".
Ai disagi dovuti al maltempo che si è abbattuto sull'Italia centrale, ieri si sono aggiunte le molteplici scosse di terremoto - quattro superiori a magnitudo 5 - che hanno colpito nuovamente la regione, con epicentro tra l'Aquila e Amatrice.
SOCCORSI DIFFICILI
Il Rigopiano è stato sommerso dalla slavina, probabilmente causata dal sisma, nella serata di ieri. "Due persone che si trovavano davanti all'hotel in quel momento sono riuscite a dare l'allarme", ha raccontato al telefono a Reuters il prefetto di Pescara, Francesco Provolo.
La situazione meteo proibitiva con le strade tutte bloccate da neve e ghiaccio non ha però permesso agli aiuti di giungere se non diverse ore dopo, quando i due - unici superstiti ritrovati sinora - sono stati soccorsi mentre cercavano di ripararsi in un'auto.
"Alle quattro e mezza circa questa mattina i primi uomini del Soccorso Alpino sono riusciti ad arrivare con gli sci", ha aggiunto Provolo, spiegando di non potere al momento dare alcuna informazione su eventuali vittime "per rispetto alle famiglie".
Poi all'alba sono giunti gli elicotteri.
"Stiamo calando i soccorritori sul posto dagli elicotteri e stanno iniziando a scavare", ha spiegato a Reuters Luca Cari, portavoce dei Vigili del fuoco.
Un campo base per i soccorsi è stato organizzato a Penne, circa 10 chilometri dall'albergo, un quattro stelle con 43 camere e spa molto noto nella zona.
In una veduta aerea dell'hotel ripresa dai vigili del fuoco sono ben visibili solo il tetto e l'ultimo dei quattro piani dell'hotel, tra una fitta coltre di neve bianchissima.
(Valentina Consiglio)