di Massimiliano Di Giorgio
ROMA (Reuters) - Dopo una trattativa finale di quasi 20 ore, ArcelorMittal e sindacati hanno raggiunto oggi l'accordo su Ilva e il gigante mondiale dell'acciaio ha accettato di assumere subito 10.700 dipendenti dell'azienda in amministrazione straordinaria sugli attuali 13.500, hanno annunciato oggi le parti e il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.
L'assunzione avverrà a parità di salario e di diritti, non applicando le modifiche allo statuto dei lavoratori contenute nel Jobs Act del governo di centrosinistra.
L'accordo prevede anche che il ministero dello Sviluppo Economico finanzi con 250 milioni di euro eventuali esodi incentivati, che secondo fonti sindacali potrebbero essere alcune centinaia.
Altri 2.500 dipendenti circa resteranno per il momento alle dipendenze della "vecchia" Ilva, e saranno impegnati in interventi di bonifica ambientale del sito di Taranto del primo gruppo siderurgico italiano almeno fino alla fine del 2023.
Dopo quella data, ha detto Di Maio senza fornire dettagli, ArcelorMittal offrirà un lavoro anche ai lavoratori a cui non sarà trovata altra collocazione.
"Tutti quelli che non riusciranno a essere coinvolti nelle procedure di esodo e nelle altre collocazioni che abbiamo individuato riceveranno una proposta di lavoro da Arcelor", ha detto il ministro, che ha anche annunciato una prossima legge speciale per il rilancio di Taranto.
Una fonte vicina ad ArcelorMittal ha detto che l'accordo prevede l'assunzione da parte della multinazionale da coloro che faranno richiesta tra fine agosto 2023 e fine settembre 2025.
I sindacati, la multinazionale ed anche Confindustria hanno espresso soddisfazione per l'accordo, che giunge dopo un'estate di continui rinvii e minacce di annullamento della gara da parte di Di Maio.
A luglio ArcelorMittal aveva già accettato di migliorare e accelerare gli interventi di risanamento ambientale nella zona di Taranto, sede del più grande complesso siderurgico europeo.
"Oggi è l'inizio di un percorso e di un viaggio lungo per fare dell'Ilva un'impresa più forte e più pulita nel futuro. Non vediamo l'ora di lavorare con tutti per questo progetto", ha detto ai giornalisti Matthieu Jehl, vice presidente di ArcelorMittal e amministratore delegato del consorzio AM InvestCo Italy, che acquisirà gli impianti di Ilva.
L’accordo prevede un piano industriale di 4,2 miliardi di euro di investimenti, di cui 1,8 per il prezzo, 1,25 in interventi industriali e 1,15 di interventi ambientali.