Offerta Cyber Monday: Fino al 60% di sconto InvestingProAPPROFITTA DELLO SCONTO

Individuate per la prima volta le onde gravitazionali di Einstein

Pubblicato 11.02.2016, 19:25
Individuate per la prima volta le onde gravitazionali di Einstein

WASHINGTON/CAMBRIDGE, Stati Uniti (Reuters) - Gli scienziati hanno individuato per la prima volta le onde gravitazionali, cioè increspature nello spazio e nel tempo che erano state ipotizzate da Albert Einstein un secolo fa: si tratta di una scoperta storica che apre un nuovo capitolo nello studio dell'universo.

I ricercatori hanno detto di aver individuato onde gravitazionali provenienti da due distanti buchi neri - oggetti cosmici straordinariamente densi la cui esistenza era stata anch'essa anticipata da Einstein - che orbitavano uno intorno all'altro, si sono mossi a spirale verso l'interno e sono infine entrati in collisione.

I due buchi neri erano grandi circa 30 volte il Sole, a una distanza di 1,3 miliardi di ani luce dalla Terra.

La scoperta è stata fatta usando un paio di rivelatori laser giganti, situati in Louisiana e nello stato di Washington, ponendo così fine a una ricerca durate decenni. La prima volta in cui si è riusciti a individuare le onde è stato lo scorso 14 settembre.

"I buchi neri entrati in collisione che hanno prodotto queste onde gravitazionali hanno dato luogo a una violenta tempesta nel tessuto dello spazio e del tempo, una tempesta in cui il tempo ha accelerato, poi rallentato e poi accelerato di nuovo", ha spiegato Kip Thorne, fisico del California Institute of Technology.

I due strumenti laser, che lavorano all'unisono, sono riusciti a individuare piccole vibrazioni provenienti dalle onde gravitazionali di passaggio. Dopo aver catturato il segnale delle onde gravitazionali, gli scienziati lo hanno tramutato in una traccia audio, il rumore della collisione dei buchi neri.

"Stiamo assistendo alla scoperta di un nuovo strumento per fare astronomia", ha detto l'astrofisico del Mit Nergis Mavalvala. "Abbiamo svoltato in una nuova direzione. Siamo stati capaci di vedere e ora saremo anche capaci di sentire".

Nel 1916 Einstein propose l'esistenza delle onde gravitazionali come un prodotto della sua teoria generale della relatività, che rappresentava la gravità come una distorsione dello spazio e del tempo provocata dalla presenza della materia. Ma finora gli scienziati avevano trovato solo prove indirette della loro esistenza.

Secondo gli scienziati le onde gravitazionali aiuteranno a capire meglio oggetti enigmatici come i buchi neri e le stelle di neutroni, e forse a comprenderne anche la stessa natura dell'universo primitivo.

Tutto ciò che sappiamo del cosmo proviene dalle onde elettromagnetiche, come le onde radio, la luce visibile, gli infrarossi, i raggi x e i raggi gamma. Ma dato che tali onde incontrano interferenze nel loro viaggio nell'universo, possono dare solo una parte delle informazioni.

Le onde gravitazionali invece non conoscono tali barriere, e dunque rendono possibile lo studio dei buchi neri, che non emettono né onde radio né luce.

(Will Dunham, Irene Klotz e Scott Malone)

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.