ROMA (Reuters) - Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ritiene che il G7 debba mostrarsi unito nell'aprire relazioni con altri Paesi per affrontare la crisi afghana.
Nel corso del suo intervento durante la riunione straordinaria del G7 che si è tenuta oggi, Draghi ha detto che "il G20 può aiutare il G7 nel coinvolgimento di altri Paesi che sono molto importanti perché hanno la possibilità di controllare ciò che accade in Afghanistan: la Russia, la Cina, l’Arabia Saudita, la Turchia e l’India".
Il premier ha quindi sottolineato la necessità di mantenere un canale di contatto in Afghanistan anche dopo la scadenza di fine agosto, quando è previsto il ritiro delle forze occidentali dal Paese.
Il primo obiettivo, ha detto Draghi, è riuscire a concludere in sicurezza entro fine agosto le operazioni di evacuazione a Kabul. "Dobbiamo assicurare - sin da subito - che le organizzazioni internazionali abbiano accesso all'Afghanistan anche dopo questa scadenza”.
Draghi ha poi chiesto ai leader del G7 di seguire l'esempio dell'Italia, che reindirizzerà le risorse che erano destinate alle forze militari afghane verso gli aiuti umanitari.
Ha quindi esortato a compiere "sforzi enormi" per trovare un approccio coordinato, sia a livello europeo, sia internazionale, sul tema immigrazione.
Per quanto riguarda la lotta al terrorismo, Draghi ha detto che "la nostra cooperazione è essenziale ed è cruciale agire in modo unitario. È fondamentale anche utilizzare tutte le leve diplomatiche e finanziarie a nostra disposizione".
(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano Andrea Mandalà)