MOSCA (Reuters) - I rappresentanti dell'etnia armena del Nagorno-Karabakh hanno detto che non ci sono ancora risultati concreti dai colloqui con l'Azerbaigian su eventuali garanzie di sicurezza o su un'amnistia proposta da Baku.
"Queste questioni devono ancora essere risolte", ha detto a Reuters David Babayan, consigliere di Samvel Shahramanyan, presidente della sedicente Repubblica di Artsakh. "Non ci sono ancora risultati concreti".
Questa settimana l'Azerbaigian ha lanciato un'offensiva lampo e ha detto di aver ripristinato la propria sovranità sul Karabakh, dove la popolazione armena si è separata con una guerra negli anni '90.
L'Azerbaigian punta a un'amnistia per i combattenti armeni del Karabakh che depongono le loro armi, anche se alcuni hanno giurato di continuare la loro resistenza, in base a quanto riferito a Reuters da un consigliere del presidente azero.
Babayan ha detto che è stato raggiunto un accordo per l'arrivo di un convoglio umanitario oggi attraverso la strada che collega l'Armenia al Karabakh, che l'Azerbaigian ha di fatto bloccato per più di nove mesi.
"La situazione è difficile - le questioni umanitarie devono essere risolte. È stato raggiunto un accordo per far arrivare un convoglio umanitario dall'Armenia attraverso il corridoio di Lachin", ha detto Babayan.
Alla domanda se gli armeni del Karabakh si stessero muovendo o meno, Babayan ha risposto che non c'è stato alcun movimento di persone su larga scala dato che la regione è di fatto sotto assedio.
"Il corridoio di Lachin non funziona come dovrebbe", ha aggiunto. "Al momento è necessario risolvere altre questioni"
"La situazione è molto difficile: la gente ha fame, non c'è elettricità, non c'è carburante - abbiamo molti profughi".
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)