Investing.com – strana dicotomia fra il virtuoso comportamento richiesto al contribuente da parte dello Stato ed il suo atteggiamento nei confronti dei suoi creditori: se infatti, da una parte, lo stato pretende la precisione assoluta, d’altra parte fa orecchio da mercante, quando deve pagare i suoi fornitori.
Uno studio del Cerved scatta una istantanea dell’attuale situazione che evidenzia, a fronte di una campagna d’informazione pubblica che vanta un netto miglioramento nei termini di pagamento da parte della PA , un reale deterioramento degli stessi.
Si viene così a scoprire, analizzando i dati del rapporto Cerved, che a giugno 2013 risultavano non ancora pagate, ben 382 mila fatture i cui termini di pagamento erano già scaduti.
Sul totale evidenziato, incidevano per 125 mila unità le fatture emesse a carico degli Enti PA, per 58 mila unità quelle relative alle Partecipate PA e per 199 mila unità quelle emesse dai fornitori della PA.
La PA – Pubblica Amministrazione – si conferma quindi un pessimo pagatore ed il negativo effetto dei suoi ritardati pagamenti, si riverberano lungo tutta la catena dei suoi fornitori che, a loro volta, diventano cattivi pagatori, causa la difficoltà nell’ottenere pagamenti regolari.
La percentuale delle fatture non pagate, coerentemente con quanto dichiarato dallo stesso ministero dello Sviluppo, è aumentata, anche se con vistose differenze fra le varie amministrazioni, in generale, di oltre il 7% nel giro dell’ultimo anno.
Uno studio del Cerved scatta una istantanea dell’attuale situazione che evidenzia, a fronte di una campagna d’informazione pubblica che vanta un netto miglioramento nei termini di pagamento da parte della PA , un reale deterioramento degli stessi.
Si viene così a scoprire, analizzando i dati del rapporto Cerved, che a giugno 2013 risultavano non ancora pagate, ben 382 mila fatture i cui termini di pagamento erano già scaduti.
Sul totale evidenziato, incidevano per 125 mila unità le fatture emesse a carico degli Enti PA, per 58 mila unità quelle relative alle Partecipate PA e per 199 mila unità quelle emesse dai fornitori della PA.
La PA – Pubblica Amministrazione – si conferma quindi un pessimo pagatore ed il negativo effetto dei suoi ritardati pagamenti, si riverberano lungo tutta la catena dei suoi fornitori che, a loro volta, diventano cattivi pagatori, causa la difficoltà nell’ottenere pagamenti regolari.
La percentuale delle fatture non pagate, coerentemente con quanto dichiarato dallo stesso ministero dello Sviluppo, è aumentata, anche se con vistose differenze fra le varie amministrazioni, in generale, di oltre il 7% nel giro dell’ultimo anno.