ROMA (Reuters) - La Guardia di Finanza ha annunciato oggi di aver arrestato un imprenditore e quattro persone, tra cui un dirigente comunale, in un'inchiesta su presunte gare d'appalto truccate a Roma, parallela a quella denominata Mafia Capitale che ha già portato tra dicembre e la settimana scorsa all'arresto di decine di persone.
In particolare gli investigatori sospettano che sia stata truccata la gara per il restauro dell'aula del Consiglio comunale di Roma, al Campidoglio, dice una nota del Nucleo speciale tutela mercati della Finanza.
I reati contestati, a vario titolo, vanno dall'associazione a delinquere alla truffa aggravata, passando per turbativa d'asta ed emissione di fatture false.
Il principale punto di contatto tra le due inchieste sta nella figura dell'imprenditore Fabrizio Amore, indagato per turbativa d'asta nella seconda fase di Mafia Capitale, che la settimana scorsa ha portato a 44 arresti.
In quell'occasione la Procura di Roma aveva chiesto l'arresto per Amore, accusato insieme ad altri (tra cui Massimo Carminati, considerato il capo del gruppo) di aver truccato gare per l'accoglienza di centinaia di persone senza casa in residence o palazzine finanziate da enti pubblici, ma il giudice per le indagini preliminari non aveva concesso la misura cautelare.
Secondo la Finanza, Amore (che risulta a capo di una rete di aziende controllate da società lussemburghesi) era già sicuro di aver ottenuto l'appalto per i lavori in Campidoglio - a partire dal 2010 - prima ancora dell'aggiudicazione della gara, al punto da aver "stipulato contratti ed effettuato pagamenti in acconto ai subappaltatori alcuni giorni prima dell'apertura delle buste contenenti le offerte", dice la nota.
Una delle altre persone arrestate insieme all'imprenditore è un dirigente della Soprintendenza ai beni artistici del Comune di Roma.
Amore è anche accusato di essersi fatto pagare dal Comune l'affitto di appartamenti che utilizzava per proprie attività, e non per solo per ospitare centinaia di persone senza casa.
La Finanza dice anche di aver accertato un'evasione fiscale per oltre 11 milioni di euro.
Al momento non è stato possibile raggiungere i legali o i familiari di Amore, che risulta domiciliato presso la sede di una sua società immobiliare.