ROMA (Reuters) - La procura di Roma ha concluso uno dei filoni dell'indagine cosiddetta Mafia Capitale per la parte che coinvolge l'ex sindaco Gianni Alemanno, accusato dei reati di corruzione e finanziamento illecito.
Lo riferiscono fonti giudiziarie.
Il documento, depositato oggi e che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, è stato firmato dal procuratore Giuseppe Pignatone, dall'aggiunto Michele Prestipino e da tre sostituti.
Secondo l'accusa, l'ex sindaco avrebbe ricevuto danaro, in buona parte attraverso la Fondazione Nuova Italia della quale era presidente, per atti contrari ai doveri del suo ufficio e parte di questi soldi sarebbe provenuta dai due principali protagonisti dell'inchiesta: Salvatore Buzzi e Massimo Carminati.
L'inchiesta ha preso il via con una prima tornata di arresti lo scorso dicembre, poi i carabinieri del Ros ne avevano effettuati altri a giugno a conclusione della seconda tranche dell'indagine.
Secondo gli inquirenti, l'organizzazione Mafia Capitale - composta da criminali, esponenti politici di sinistra e di destra, imprenditori del mondo della cooperazione e dirigenti capitolini - avrebbe interferito nell'assegnazione di appalti del Comune di Roma attraverso la corruzione di funzionari e consiglieri.