Investing.com – Malta, vista la crisi che attanaglia l’Europa intera, è dichiaratamente in cerca di nuovi e danarosi imprenditori che potrebbero investire nell’isola.
A tal fine, così almeno dichiara il governo, ha deciso di mettere in vendita sulla base di rigorosi principi di selezione, la sua cittadinanza per la cifra di 650 mila euro; e con l’aggiunta di soli altri 50 mila euro per il coniuge e di 25 mila euro per ogni figlio, tutta la famiglia dell’ipotetico investitore potrebbe ottenere il passaporto di Malta.
Il numero dei potenziali nuovi cittadini maltesi dovrebbe limitarsi, almeno per il momento, a 1800 unità e produrre un introito per lo Stato di circa 1 miliardo di euro, più o meno un terzo dell'intero PIL del Paese.
Contro l’iniziativa si sono schierate non solo le opposizioni politiche interne ma anche le critiche del Parlamento Europeo che sulla vicenda discuterà nella seduta della prossima settimana.
L’iniziativa è stata data in gestione, per un compenso del 4,0% sulle entrate realizzate, ad una ditta Inglese, la Hentley & Partners, la quale dovrà verificare la congruità delle caratteristiche dei privati e potrà decidere sull’ammissibilità o meno dei candidati, alla richiesta ed all'ottenimento della cittadinanza.
Preoccupazione per l’iniziativa, e per la irrituale decisione del governo maltese di affidare ad un’impresa privata che guadagnerà in base al numero di nuove cittadinanze concesse, un compito così delicato come quello della selezione e verifica delle caratteristiche dei candidati alla nuova cittadinanza, è già stata espressa da più parti.
A tal fine, così almeno dichiara il governo, ha deciso di mettere in vendita sulla base di rigorosi principi di selezione, la sua cittadinanza per la cifra di 650 mila euro; e con l’aggiunta di soli altri 50 mila euro per il coniuge e di 25 mila euro per ogni figlio, tutta la famiglia dell’ipotetico investitore potrebbe ottenere il passaporto di Malta.
Il numero dei potenziali nuovi cittadini maltesi dovrebbe limitarsi, almeno per il momento, a 1800 unità e produrre un introito per lo Stato di circa 1 miliardo di euro, più o meno un terzo dell'intero PIL del Paese.
Contro l’iniziativa si sono schierate non solo le opposizioni politiche interne ma anche le critiche del Parlamento Europeo che sulla vicenda discuterà nella seduta della prossima settimana.
L’iniziativa è stata data in gestione, per un compenso del 4,0% sulle entrate realizzate, ad una ditta Inglese, la Hentley & Partners, la quale dovrà verificare la congruità delle caratteristiche dei privati e potrà decidere sull’ammissibilità o meno dei candidati, alla richiesta ed all'ottenimento della cittadinanza.
Preoccupazione per l’iniziativa, e per la irrituale decisione del governo maltese di affidare ad un’impresa privata che guadagnerà in base al numero di nuove cittadinanze concesse, un compito così delicato come quello della selezione e verifica delle caratteristiche dei candidati alla nuova cittadinanza, è già stata espressa da più parti.