BUDAPEST (Reuters) - La Commissione Europea ha proposto oggi al governo ungherese di contribuire alla costruzione di centri temporanei per ospitare richiedenti asilo e anche al rimpatrio di migranti illegali, mentre il paese dell'Europa orientale è alle prese con l'aumento del numero di stranieri che cercano di superare i suoi confini.
Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per i migranti, ha anche espresso sostegno al piano del governo di costruire una barriera anti-migranti al confine con la Serbia.
"L'Europa sosterrà sempre gli Stati membri in prima linea e l'Ungheria lo è", ha detto Avramopoulos durante una conferenza stampa col ministro degli Esteri Peter Szijjarto. "L'Ungheria è sotto pressione. Finora parlavamo di Italia e Grecia. Ora aggiungiamo l'Ungheria".
L'Ungheria fa parte dell'area Schengen - composta dai paesi che hanno sospeso le frontiere interne e dunque non richiedono il passaporto - e per questa ragione è divenuta un polo d'attrazione per decine di migliaia di migranti che entrano in Europa attraverso i Balcani dal Medio Oriente e dall'Africa. La maggior parte poi prosegue verso altri e più ricchi paesi della Ue.
Finora, sono oltre 67.000 i migranti illegali giunti in Ungheria quest'anno, gran parte dei quali passati per il confine con la Serbia.
Avramopoulos ha promesso all'Ungheria aiuti per quasi 8 milioni di euro. La Commissione ha anche offerto il proprio contributo per realizzare "hot spot" dove poter esaminare rapidamente le domande dei richiedenti asilo, grazie anche a funzionari europei, e per rimpatriare i migranti che non hanno diritto alla protezione.
Parlando del piano ungherese per costruire la barriera anti-immigrati, che ha provocato l'ira della Serbia, Avramopoulos ha detto che gli stati membri hanno la responsabilità di gestire i propri confini: "Cerchiamo di adottare un'agenda europea comune, una politica comune europea sull'immigrazione. Ma questo non significa che siamo autorizzati a impedire agli stati membri di adottare la propria politica, se parliamo di gestione delle frontiere".
Il commissario ha anche ricordato che sono state già costruite barriere al confine tra Grecia e Turchia e tra Bulgaria e Turchia.
(Gergely Szakacs)