BRUXELLES/ROMA (Reuters) - I leader europei cercano soluzioni per impedire la morte di altri migranti nel Mediterraneo nel tentativo di sfuggire a guerra e povertà in Medioriente e Africa, dopo si è registrato un numero record di decessi in mare in questi primi esi dell'anno.
Ma il vertice straordinario convocato per oggi a Bruxelles servirà a ben poco, oltre che discutere alcune opzioni, sulle quali peraltro i 28 leader sono divisi. Tra queste, la possibilità di attacchi contro i trafficanti e il mantenimento dei centri di accoglienza.
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, che presiederà il vertice, ha detto al suo arrivo che nessuno si illude che i leader possano risolvere tutti problemi immediatamente. "Non possiamo. Le cause reali sono la guerra, l'instabilità e la povertà dell'intera regione [africana]", ha detto.
Il summit è stato chiesto dall'Italia che, per la vicinanza con le coste libiche, dalle quali parte il maggior numero di barconi, è insieme a Malta il paese più colpito dai flussi.
Secondo la bozza di accordo vista da Reuters e che dovrebbe essere resa pubblica intorno alle 18 di oggi, sono 13 le proposte Ue per gestire la pressione di migliaia di persone che tentano di sbarcare sulle coste europee. Ma solo il primo punto che prevede di "rafforzare la nostra presenza in mare", che include "almeno di raddoppiare" il finanziamento e l'intensificazione della presenza navale, si dovrebbe tradurre in azioni concrete in tempi brevi.
Il premier Matteo Renzi, arrivando a Bruxelles, si è detto "ottimista sul fatto che potremo portare a casa un risultato nelle prossime ore".
L'Italia in queste ore chiede che l'Europa si attivi nel contrastare il traffico di esseri umani verso le sue coste e non lasci sola Roma. Ma tale richiesta suscita tra i leader rezioni diverse.
Il primo ministro britannico David Cameron, alle prese con le elezioni che lo contrappongono al fronte populista anti-immigrazione, si è detto favorevole all'impegno della Ue, ma non ad accogliere coloro che saranno salvati in mare.
Al suo arrivo nella capitale belga il cancelliere tedesco Angela Merkel ha invece sottolineato che la credibilità dell'Europa è sotto i riflettori. "La questione oggi è di grande importanza, si tratta di salvare vite umane".
In una nota congiunta diffusa poco prima dell'avvio della riunione dei leader, le agenzie Onu per i diritti umani e l'immigrazione e l'Organizzazione internazionale per l'immigrazione (Oim), hanno definito "minimalista" l'approccio europeo "che si concentra innanzitutto su come bloccare l'arrivo dei migranti e dei rifugiati sul suo territorio", chiedendo interventi urgenti per il salvataggio dei migranti che si trovano in mare e una migliore organizzazione per accogliere un numero "significativamente più alto" di rifugiati.
Da lunedì sono circa 1.200 le persone tratte in salvo in diverse operazioni dalla Guardia Costiera, mentre solo nel naufragio di sabato notte si contano, al momento, fino a 900 vittime.