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Olimpiadi, Giappone considera esclusione pubblico da tutti eventi - stampa

Pubblicato 07.07.2021, 10:59
Aggiornato 07.07.2021, 11:00
© Reuters. Struttura illuminata con i cinque cerchi della bandiera olimpica a Tokyo, foto scattata a gennaio a Tokyo (2021 Reuters / Kim Kyung-Hoon)

TOKYO (Reuters) - Il governo giapponese sta esaminando alcune proposte che prevedono il divieto di accesso ai tifosi per tutti gli eventi delle Olimpiadi in programma questo mese, nel tentativo di rispondere ai timori sulla diffusione del coronavirus.

Lo scrive il quotidiano Mainichi.

Per settimane, gli esperti sanitari hanno sostenuto che l'opzione meno rischiosa sarebbe chiudere completamente al pubblico la manifestazione sportiva globale che inizia il 23 luglio. Gli organizzatori hanno già vietato l'accesso agli spettatori stranieri e fissato un limite massimo per il pubblico nazionale al 50% della capacità, fino a 10.000 persone, per contenere l'epidemia che non accenna a diminuire.

Mainichi, citando fonti all'interno del governo, ha detto che tali discussioni sono state in parte il risultato di considerazioni politiche dopo che il partito al governo del primo ministro Yoshihide Suga non è riuscito a ottenere la maggioranza nelle elezioni per l'assemblea di Tokyo tenutesi domenica. Il voto, in vista delle elezioni generali di quest'anno, è stato visto come un segnale di una certa insoddisfazione degli elettori per la risposta del governo all'epidemia.

Il quotidiano ha sottolineato le difficili sfide logistiche che circondano i Giochi, intorno ai quali è andato avanti per un anno un dibattito quasi quotidiano sul loro possibile impatto sulla diffusione del Covid-19 in Giappone.

In risposta alle notizie riportate da Mainichi, il comitato organizzativo di Tokyo 2020 ha detto che le restrizioni sul numero di spettatori si baseranno sullo stato di emergenza o sulle altre misure pertinenti in vigore dopo il 12 luglio.

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Domani è probabile che il governo estenda lo stato di quasi-emergenza a Tokyo e in altre tre prefetture vicine oltre la scadenza originariamente prevista per l'11 luglio, secondo quanto riferito da fonti governative.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi)

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