ROMA (Reuters) - Il Senato oggi sta votando l'articolo 2 della riforma costituzionale, quello relativo alla composizione e all'elezione di Palazzo Madama, mentre il governo ha superato anche l'unica votazione a scrutinio segreto.
Dopo che ieri ha approvato l'articolo 1 anche grazie al cosiddetto emendamento canguro di un senatore vicino al premier Matteo Renzi (che ha consentito di eliminare in un colpo solo numerose proposte di modifica delle opposizioni) oggi l'aula ha bocciato sia gli emendamenti soppressivi dell'articolo 2 sia una proposta che, se approvata, avrebbe ripristinato l'elezione diretta dei senatori col sistema proporzionale.
Non è passato neanche col voto segreto un emendamento della Lega sulle minoranze linguistiche su cui il governo si era rimesso all'aula.
In un'occasione (un emendamento presentato dal gruppo che fa capo all'ex di Forza Italia Raffaele Fitto), la maggioranza è arrivata a 157 voti, sotto la soglia assoluta dei 161. Ma la circostanza non mette in discussione il testo della riforma, perché è ancora in prima lettura.
L'eecutivo sostiene invece un emendamento presentato dalla presidente della commissione Affari Costituzionali Anna Finocchiaro (Pd), secondo cui i "nuovi" senatori verranno eletti "in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite da una legge approvata dalle due Camere".
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