ROMA (Reuters) - È durata poco l'atmosfera di dialogo tra maggioranza e opposizioni al Senato, mentre l'aula continua l'esame della riforma costituzionale, dopo che il governo ha dato parere negativo su tutti gli emendamenti all'articolo 10, quello relativo al procedimento legislativo.
Questa mattina, intanto, Palazzo Madama ha approvato con 166 voti l'articolo 7, dopo che il centrodestra ha ritirato numerosi emendamenti.
La norma prevede che il "nuovo" Senato, composto da 100 membri eletti tra i consiglieri regionali e alcuni sindaci, prenda atto della decadenza da senatore in caso di cessazione dalla carica elettiva regionale o locale.
L'approvazione celere dell'articolo è stata resa possibile anche dal ritiro di alcuni emendamenti di Forza Italia e Lega Nord, come atto di "buona volontà" per ottenere dalla maggioranza una dicussione su alcuni "nodi irrisolti" della riforma, e in particolare sugli articoli 10 e 21 (quest'ultimo relativo all'elezione del presidente della Repubblica).
Ma il parere negativo a tutti gli emendamenti sull'articolo dato dal ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha provocato la contestazione delle opposizioni.
Anche Gaetano Quagliariello, dell'Ncd, ha espresso critiche su una parte dell'articolo in questione.
Il governo si è invece rimesso all'aula per tre votazioni a scrutinio segreto. Ieri, una proposta di modifica della Lega Nord a voto segreto è stata bocciata con 160 no.