Investing.com – Secondo il rapporto stilato dal Cerved Group, si registrano ancora difficoltà nei pagamenti delle imprese strutturate: nel secondo trimestre del 2013 infatti, a fronte di una decisa diminuzione dei protesti fra le imprese individuali (-5.2%) si vedono aumentare del 6.8% quelli relativi alle società, con 22000 aziende protestate.
Il comparto più afflitto dal fenomeno, con una percentuale dell’1.7%, rimane, anche nel secondo trimestre dell’anno in corso, quello delle imprese di costruzione, che registrano un tasso di protesti quasi doppio rispetto alle imprese dei settori industriale e terziario.
I protesti aumentano in modo consistente ( +13.5%) pur rimanendo sotto il picco massimo registrato durante l’anno 2009, sia nel Nord Est che nel Nord Ovest d’Italia, si registrano invece picchi massimi sia in Centro che in Sud Italia.
Un tentativo generalizzato di contrasto al dilagante fenomeno dei ritardi nei pagamenti, viene ora messo in atto dalle imprese, mediante un irrigidimento ed un restringimento dei termini di scadenza pattuiti in fattura.
I ritardi di pagamento continuano ad ampliarsi in tutte le fasce di aziende prese in esame ed in particolare si è registrato un aumento del 3.8% nell’industria , che rimane comunque il comparto meno afflitto dal fenomeno con una percentuale contenuta al 5%, e dell’1.3% nel settore del terziario .
L’edilizia rimane il comparto più colpito con il 10% di aziende in grave ritardo sui termini di pagamento.
La distribuzione geografica del fenomeno è eterogenea in tutta la penisola con le punte di maggior incidenza situate al Centro e al Meridione: si va dal 3.8% del Trentino Alto Adige al 15.9% della Sicilia.
Il comparto più afflitto dal fenomeno, con una percentuale dell’1.7%, rimane, anche nel secondo trimestre dell’anno in corso, quello delle imprese di costruzione, che registrano un tasso di protesti quasi doppio rispetto alle imprese dei settori industriale e terziario.
I protesti aumentano in modo consistente ( +13.5%) pur rimanendo sotto il picco massimo registrato durante l’anno 2009, sia nel Nord Est che nel Nord Ovest d’Italia, si registrano invece picchi massimi sia in Centro che in Sud Italia.
Un tentativo generalizzato di contrasto al dilagante fenomeno dei ritardi nei pagamenti, viene ora messo in atto dalle imprese, mediante un irrigidimento ed un restringimento dei termini di scadenza pattuiti in fattura.
I ritardi di pagamento continuano ad ampliarsi in tutte le fasce di aziende prese in esame ed in particolare si è registrato un aumento del 3.8% nell’industria , che rimane comunque il comparto meno afflitto dal fenomeno con una percentuale contenuta al 5%, e dell’1.3% nel settore del terziario .
L’edilizia rimane il comparto più colpito con il 10% di aziende in grave ritardo sui termini di pagamento.
La distribuzione geografica del fenomeno è eterogenea in tutta la penisola con le punte di maggior incidenza situate al Centro e al Meridione: si va dal 3.8% del Trentino Alto Adige al 15.9% della Sicilia.