ROMA (Reuters) - La prossima settimana il governo varerà un decreto su terremoti e disastri ambientali, dopo gli episodi a catena di questi mesi, e saranno stanziate ulteriori risorse, come anticipato a Bruxelles.
Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni intervenendo in Senato, dopo le scosse che hanno nuovamente colpito il centro Italia la scorsa settimana e la slavina che il 18 gennaio si è abbattuta su un hotel nel Gran Sasso provocando, al momento, 23 vittime.
"La prossima settimana vareremo un decreto [sui terremoti], nessuno immagini che sia un ritorno all'indietro ma anzi un passo avanti, molto mirato a prevenire su alcuni punti decisivi l'accumulo di ritardi che possono verificarsi nei prossimi mesi e che dobbiamo prevenire", ha detto Gentiloni ricordando che la Protezione civile è "un patrimonio italiano da difendere".
Gentiloni punta a un rafforzamento dei poteri della Protezione civile, la struttura che fa capo alla presidenza del Consiglio impegnata nella prevenzione e gestione di disastri e situazioni di emergenza.
"Le risorse ci sono. Ci sono 4 miliardi nella legge di Bilancio e ce ne saranno altri come ho anticipato personalmente al presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker".
L'Italia ha chiesto a Bruxelles di aumentare il deficit 2017 fino al 2,3% del Pil, comprendendo 0,4 punti per affrontare le spese relative alla ricostruzione post terremoto e all'emergenza immigrazione.
La Commissione Ue ha inviato al governo italiano una lettera in cui chiede la correzione del deficit strutturale di circa 3,4 miliardi, ritenendo che il bilancio 2017 si discosti dal cammino di riduzione del rapporto debito/pil.
Oggi una fonte comunitaria suggerisce che Bruxelles potrebbe essere più morbida vista la successione di catastrofi che si sono verificate in Italia dallo scorso agosto.
"Due o tre anni fa probabilmente i costi legati ai terremoti in Italia sarebbero stati trattati in modo diverso da quanto si farebbe oggi dopo gli eventi che si sono succeduti", dice la fonte.
Il Tesoro deve rispondere entro il primo febbraio.