BUDAPEST (Reuters) - Budapest si dà come obiettivo un avvicinamento a Mosca e prevede per le relazioni con gli Stati Uniti un significativo miglioramento con la nuova amministrazione guidata da Donald Trump, di cui l'Ungheria ammira le critiche alla strategia contro il terrorismo finora seguita dalla Nato.
Lo dice in un'intervista a Reuters il ministro degli Esteri Peter Szijjarto, alla vigilia della visita di Vladimir Putin che arriva domani nella capitale ungherese per discutere di alleanze in tema energetico e delle sanzioni Ue a Mosca.
"La nostra posizione sulle sanzioni rimane che sono inutili" commenta, aggiungendo di stimare a 6,5 miliardi di dollari le opportunità perse dall'Ungheria a causa delle misure adottate dalla Ue contro la Russia ormai dal 2014.
"Dovremmo forse compiacerci se l'economia russa è in declino? No... ci dispiace" aggiunge, tenendo a precisare che Budapest non vede Mosca come una minaccia.
Membro della Nato e della Ue, l'Ungheria è comunque rimasta sempre in buone relazioni con la Russia nonostante il regime delle sanzioni imposte dopo l'annessione della Crimea nel marzo del 2014 e il successivo coinvolgimento nel conflitto separatista ucraino.
Il primo ministro Viktor Orban ha già in passato diverse volte criticato le sanzioni e non ha una relazione delle migliori con le autorità Ue, avendo per esempio categoricamente rifiutato di accettare il sistema delle quote per l'accoglienza dei rifugiati.