MILANO (Reuters) - In tarda mattinata il secondario italiano scambia sulla parità, non discostandosi molto dall'andamento della quasi totalità del comparto europeo, in una seduta dai volumi sottili scandita dall'attesa per il meeting Bce e dalle aste di Francia e Spagna.
** Attorno alle 12,20 il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 164 punti base dai 165 del finale di seduta di ieri e dai 166 dell'apertura odierna mentre il tasso del decennale è allineato al valore dell'ultima chiusura, a 2,19%, dopo essersi spinto fino ai 2,21% nei primi scambi.
** La seduta ruota attorno al verdetto della Banca centrale europea da cui tuttavia il mercato non si aspetta novità sul fronte della politica monetaria. Gli investitori ascolteranno però con attenzione le parole del presidente Mario Draghi per capire se in qualche modo verranno confermate o no le sfumature meno accomodanti colte dagli operatori nel discorso di Sintra a fine giugno.
** Da un sondaggio Reuters reso noto la scorsa settimana è emerso che Francoforte probabilmente aspetterà fino a settembre prima di annunciare un progressivo abbandono dell'attuale politica monetaria ultraccomodante e che il 56% degli operatori ritiene che oggi non verrà annunciato alcun cambio delle linee guida di politica monetaria.
** "La seduta odierna ruota attorno al verdetto Bce anche se il mercato non si aspetta grandi novità da Draghi. In questo senso sarà fondamentale il meeting di settembre. I volumi sono estivi anche se oggi la aste e il meeting Bce contribuiscono a un discreto aumento", ragiona Piero Grilli, responsabile desk governativi di Banca Akros.
** Differenziandosi dalle altre principali banche centrali, la Bank of Japan al termine del meeting di luglio non ha apportato modifiche alla propria politica monetaria ma ha, ancora una volta, posticipato il termine ultimo per il raggiungimento del target dell'inflazione. L'istituto centrale nipponico ha inoltre, come da attese, rivisto al rialzo le stime sulla crescita e al ribasso quelle sull'inflazione rispetto al precedente pronunciamento.
** In una seduta non ricca dal punto di vista macro, a farla da padrona è l'offerta di nuova carta in Spagna e Francia. Parigi ha collocato in totale 7,5 miliardi di euro in Oat con scadenze tra 2020 e 2022 nonché 1,748 miliardi in indicizzati. [L5N1KB371] Madrid invece ha assegnato 4,58 miliardi di euro complessivi sulle scadenze 2021, 2022 e 2027, su un'offerta compresa tra 4 e 5 miliardi.
** La Grecia vede i rendimenti dei governativi in rialzo dopo che Ifr, servizio di Thomson Reuters, ha scritto che sei banche sono state incaricate di gestire il ritorno di Atene sul mercato dei titoli di Stato dopo tre anni esatti d'assenza.