Investing.com - Il prezzo dell’oro scende negli scambi della mattinata europea di questo mercoledì, cancellando i guadagni segnati nella notte, mentre i traders attendono i verbali del vertice di politica monetaria di luglio della Federal Reserve da cui potrebbe emergere una posizione meno cauta della banca rispetto alla dichiarazione.
L’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scende di 9,95 dollari, o dello 0,73%, a 1.346,95 dollari l’oncia troy, alle 3:05 ET (07:05 GMT) dopo essere salito di 9,40 dollari, o dello 0,7% ieri.
Gli investitori seguiranno con particolare attenzione i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve, previsti alle 14:00 ET (18:00 GMT) per avere maggiori indicazioni sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi USA.
Prima dei verbali di oggi, il Presidente della Fed di St. Louis James Bullard terrà un discorso alle 13:00 ET (17:00 GMT).
La Fed ha mantenuto invariati i tassi di interesse dopo il vertice del 27 luglio ed ha dichiarato che i rischi a breve termine per le prospettive economiche statunitensi sono diminuiti. Tuttavia, la banca centrale non ha dato indicazioni circa un aumento dei tassi a breve termine.
Secondo i futures dei tassi di interesse, esiste una probabilità del 15% di un aumento dei tassi entro settembre. La probabilità di un aumento entro dicembre è pari a circa il 53%, in salita dal 42% del giorno prima.
Le speculazioni di un aumento dei tassi USA nei prossimi mesi sono aumentate dopo i commenti di ieri di alcuni funzionari della Fed.
Il Presidente della Federal Reserve di New York William Dudley ha dichiarato che si sta avvicinando il momento appropriato per alzare ulteriormente i tassi di interesse.
Inoltre, il Presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart ha reso noto che esiste la possibilità di vedere due aumenti dei tassi nel 2016.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA, il cui aumento farebbe salire il costo di investimenti senza rendimento come i lingotti. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori sul prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti.
Il dollaro è in ripresa dal minimo di 7 settimane contro lo yen e l’euro questo mercoledì, dal momento che le speranze di un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve per quest’anno hanno fatto salire la domanda del biglietto verde.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,2% a 94,96, dopo essere sceso a 94,37 nella seduta precedente.
Quest’anno, il metallo prezioso è salito di circa il 26%, grazie ai timori per la crescita globale ed alle aspettative di ulteriori stimoli monetari.