👀 Occhio a queste occasioni: I titoli più sottovalutati da comprare adessoGuarda la lista

1 titolo da comprare e 1 da vendere all’apertura: Amazon e Bank of America

Pubblicato 21.06.2021, 11:16
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I titoli azionari a Wall Street sono crollati venerdì, con gli indici Dow e S&P 500 che hanno registrato la settimana peggiore da mesi, tra i timori che la Federal Reserve possa cominciare ad alzare i tassi prima del previsto che hanno spaventato i mercati.

L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average ha segnato un tonfo settimanale del 3,5%, il maggiore da ottobre, con gli investitori che si sono allontanati dai titoli value. L’indice di riferimento S&P 500, intanto, ha registrato un crollo dell’1,9%, la perdita settimanale più forte da febbraio.

L’indice NASDAQ Composite è andato meglio, con un calo di solo lo 0,3% nello stesso periodo, grazie agli scambi tech tornati in auge.

Questa settimana, ci sarà un’altra raffica di importanti report sugli utili da società come Nike (NYSE:NKE) e FedEx (NYSE:FDX), nonché la testimonianza chiave al Congresso del presidente della Fed Jerome Powell. Sarà una settimana intensa per Wall Street.

Andando in controtendenza rispetto ai mercati questa settimana, di seguito abbiamo individuato un titolo che probabilmente sarà richiesto ed un altro che potrebbe vedere ulteriori ribassi.

Ricordate però che la nostra tempistica si riferisce solamente alla settimana in apertura.

Il titolo da comprare: Amazon

Sarà una settimana importante per Amazon.com (NASDAQ:AMZN), perché alle 3:00 ET di lunedì partiranno le offerte del Prime Day, che si prevede sarà uno dei più grandi eventi di shopping nella storia.

L’evento, che durerà due giorni e darà ai membri Prime la possibilità di approfittare di offerte incredibili, comprenderà sconti su più di due milioni di prodotti, secondo la società.

Sebbene il colosso dell’e-commerce non pubblichi i dati ufficiali sulle vendite del Prime Day, molti si aspettano che le spese online dell’evento di quest’anno eclissino il totale dello scorso anno.

Secondo la divisione di ricerche digitali della società software Adobe, il Prime Day 2021 di Amazon dovrebbe totalizzare 11 miliardi di dollari, rispetto alle vendite di 10,4 miliardi dell’evento dello scorso anno, che era stato spostato ad ottobre per via della pandemia di COVID-19.

Inoltre, 6 americani su 10 intervistati hanno riferito ad Adobe che intendono fare acquisti durante il Prime Day quest’anno.

“Ci aspettiamo che il Prime Day quest’anno superi i livelli [di spese] del Cyber Monday 2020”, ha affermato Jason Woosley, vice presidente per i prodotti commerciali e la piattaforma di Adobe Experience Cloud. “Si tratta di un forte sostegno nel bel mezzo del mese di giugno”.

 

Amazon Daily Chart

Grafico giornaliero Amazon

 

Il titolo di AMZN ha chiuso a 3.486,90 dollari venerdì, meno del 2% al di sotto del massimo storico di 3.552,25 dollari di settembre.

Con una valutazione da 1,76 mila miliardi di dollari, il colosso dell’e-commerce e del cloud con sede a Seattle, Washington, è la terza società con più valore quotata sulla borsa statunitense, dopo Apple (NASDAQ:AAPL) e Microsoft (NASDAQ:MSFT).

Detto questo, Amazon è rimasto relativamente indietro rispetto ai leader del tech ad alta capitalizzazione quest’anno, con un rialzo di solo circa il 7% nel 2021, dal momento che, con l’allentamento delle restrizioni del periodo dei lockdown per la pandemia, i consumatori sono tornati a frotte nei negozi fisici.

Tuttavia, il titolo sta andando incredibilmente bene di recente, schizzando in sette delle ultime nove sedute di trading, nonostante la volatilità generale del mercato.

Malgrado i timori di un’imminente riforma antitrust (la Commissione Giustizia della Camera USA ha in programma di votare questa settimana su un pacchetto di sei proposte di legge antitrust che prendono di mira il potere di mercato delle Big Tech), il titolo di AMZN sembra essere una scommessa sicura questa settimana, mentre gli investitori tornano sui nomi del tech a scapito dei titoli legati all’economia, come industriali, materiali e finanziari.

Il titolo da vendere: Bank of America

E parlando di titoli finanziari, il titolo di Bank of America (NYSE:BAC) sembra destinato a restare sotto pressione nei prossimi giorni, con gli investitori preoccupati per l’impatto negativo, sulla riga dei risultati della società, dell’aggiornamento di politica monetaria della Federal Reserve.

I titoli finanziari di ogni dimensione sono andati in selloff la scorsa settimana, quando i funzionari della Federal Reserve hanno segnalato che i tassi di interesse dovranno salire prima e più velocemente del previsto, a causa dell’impennata dell’inflazione.

Il nuovo tono interventista della Fed ha innescato un enorme riposizionamento sui mercati finanziari globali, bond compresi.

Il rendimento dei bond decennali statunitensi è schizzato al massimo dell’1,59% dopo l’aggiornamento della Fed, per poi tornare a circa l’1,44% venerdì pomeriggio, nei timori per le prospettive future per la crescita economica.

 

US 10-Yr Daily Chart

Grafico giornaliero bond USA a 10 anni

 

Dei tassi di interesse più bassi pesano sui ritorni sull’interesse che le banche guadagnano dai prestiti, o margine di interesse netto (la differenza tra le entrate da interessi generate dalle banche e la quantità di interessi pagati ai depositanti).

Considerata l’ondata di riposizionamenti sul mercato dei bond, il titolo di BAC sembra un investimento vulnerabile sul breve termine.

 

Bank of America Daily Chart

Grafico giornaliero Bank of America

 

Bank of America ha prosperato per la maggior parte di quest’anno, raccogliendo i frutti di un’economia in ripresa, di una robusta attività di investment banking e di una riduzione dell’esposizione alle perdite su crediti.

Tuttavia, dopo essere schizzato al livello migliore dal marzo 2008 di 43,49 dollari il 3 giugno, il titolo di BAC ha perso slancio, crollando di circa l’11% e chiudendo a 38,78 dollari venerdì.

Malgrado le recenti perdite, il titolo della banca con sede a Charlotte, Nord Carolina, è schizzato del 28% nel 2021.

Ai livelli attuali, BofA ha una capitalizzazione di mercato di circa 332,3 miliardi di dollari, che la rende il secondo istituto bancario USA più grande dopo JPMorgan Chase (NYSE:JPM).

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